Antonello Venditti balla sulle note di “Ti Amo Inutilmente”, racconta una nuova Sara il “Cosa avevi in mente”, si commuove – e fa commuovere noi – in “Non so dirti quando” dedicata all’amico scomparso, si apre al racconto dell’amore più intimo e parla del suo rapporto con il “demone” della musica in “Nel mio infinito cielo di canzoni” – dove dimostra ancora una volta le sue uniche capacità vocali -, narra la vita scapestrata in “Attento a lei”, e disegna un ritratto degli anni Settanta ‘una vita dopo’ con “Tortuga”.