“Io non mi sento rappresentato da Di Maio e da Salvini” ha dichiarato l’ex re dei paparazzi a margine del processo di appello che lo vede imputato per i famosi soldi, 1,7 milioni di euro, rinvenuti nel controsoffitto della casa di una sua collaboratrice e in due cassette di sicurezza in Svizzera.
“Se Salvini può fare il ministro dell’Interno – ha continuato – è come se io diventassi ministro della Giustizia, uguale. Con i ministri e i presidenti del Consiglio che ci sono adesso potrei fare il premier anche io”.