Chiacchiere, frappe o bugie?
Non c’è festa che si rispetti che non abbia il suo tipico dolce. E a Carnevale è tempo di chiacchiere o, come vengono chiamate a Roma, di frappe. O, ancora, di bugie. Già, perché la tipica leccornia del periodo più colorato dell’anno non ha lo stesso nome in tutta Italia: ogni regione le chiama in modo diverso.
Grazie a @obrikki ho scoperto che quelle che ad #Aosta si chiamano #bugie, a #Milano #chiacchiere, a #Venezia #galani, in #Toscana #cenci, a #Roma #frappe, a #Mantova si chiamano #lattughe.#carnevale
(image credits: @obrikki che le ha fatte da sé in casa) pic.twitter.com/nlLZ0n8lMw— Gianni Graziani (@grazianig) January 29, 2021
Carnevale, a Roma si chiamano frappe e nelle altre regioni?
Quelle che a Roma si chiamano frappe, nel Sud Italia sono conosciute come chiacchiere, mentre in Piemonte e Liguria si conoscono come bugie.
Ma in alcuni posti del nostro Paese, questi dolci hanno dei nomi davvero curiosi: cunchielli, in Molise, sfrappe nelle Marche, crostoli in Trentino e Friuli Venezia Giulia, cioffe in Abruzzo, maraviglias in Sardegna, fiocchetti in Emilia Romagna, ad eccezione di Bologna dove sono note come sfrappole, e addirittura guanti, in alcune zone montuose della Campania, e lattughe in provincia di Mantova e di Brescia.
È quel momento dell’anno in cui, in Italia, legalizzano la droga.#frappe #chiacchiere #dolce #dolci #pasticceria #carnevale pic.twitter.com/VTlfZJMpAY
— Morelembaum (@Morelembaum1) January 30, 2021