La madre, distrutta dalla scomparsa del figlio più piccolo, decise di far imbalsamare il corpicino piuttosto che liberarsi delle sue spoglie ed è tuttora visibile in una teca a favore dei visitatori.
Leggenda vuole che nella notte il marchesino Longhi e altri prigionieri torturati infestino il Castello di Fumone e dai sotterranei si sentano provenire urla strazianti e grida disperate.