I reali anziani in quarantena
La diffusione del coronavirus anche nel Regno Unito ha costretto la Famiglia Reale britannica a prendere misure per tutelare i membri più anziani. Una comunicazione ufficiale ha annunciato che la Regina Elisabetta, suo figlio Carlo e la moglie Camilla si sono allontanati da Londra in una sorta di quarantena volontaria.
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Foto: Kikapress
E il principe Filippo?
Ma come sta il principe Filippo? Il 98enne marito di Sua Maestà non gode di buona salute e sono in molti a temere per le sue condizioni in un periodo così drammatico per il mondo intero.
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Le mosse della Regina
A spiegare le prossime, eventuali mosse della Regina per proteggere il marito ‘vulnerabile’ è l’esperta in faccende reali Angela Mollard.
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Sua Maestà limiterebbe le sue interazioni
Secondo l’autorevole commentatrice reale, la Regina sarebbe pronta a limitare qualsiasi tipo di interazione anche perché i suoi impegni sono andati già oltre il limite. Va ricordato infatti, che fino a pochi giorni fa l’anziana sovrana è apparsa in diversi eventi pubblici, limitandosi a coprire le mani con i guanti come forma di prevenzione.
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Appuntamenti annullati
Poi diversi appuntamenti in agenda sono saltati, rinviati a data da destinarsi. “Come annunciato da Palazzo, la Regina continuerà ad avere incontri individuali” ricorda Mollard.
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Pronta a tornare a Londra
Sebbene si sia rifugiata nella tanto amata tenuta di Sandringham, Sua Maestà sarebbe già pronta a tornare a Londra, anche se la situazione dovesse peggiorare. Elisabetta II, esattamente come sua madre durante i bombardamenti in guerra, non intende abbandonare la sua città.
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Il Principe positivo al coronavirus
Anche il principe Alberto di Monaco è stato contagiato dal Covid-19. La comunicazione è stata diffusa dallo stesso principato che ha fatto sapere che “le sue condizioni di salute non destano preoccupazione”.
Il reale, si legge nella nota, “è seguito dal suo medico e da un team di specialisti dell’ospedale Principessa Grace” e “continua a lavorare dallo studio nei suoi appartamenti ed è in contatto costante con i membri del gabinetto e i collaboratori”.
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