Stessa delusione anche per Lorenzo Cantarini, cantante dei Dear Jack che ha dichiarato: “Avremmo dovuto presentare Caramelle in altri programmi. Forse non era adatta per certi orari? Per un certo tipo di pubblico? A riprova che la pedofilia è ancora un tabù. E’ una canzone diversa dalle altre: abbiamo deciso di vestire una responsabilità, raccontando una parte di umanità costretta a portarsi appresso dei pesi enormi. Quando l’ho cantata dal vivo, la gente era attentissima. Era importante rompere il tabù”.
(foto @kikapress)