C’è da fare una precisazione: il divieto di bere vino o alcolici era rivolto solo alle donne honestae, non certo alle probrosae – le donne di malaffare che spesso partecipavano ai banchetti per soli uomini. C’era più di una motivazione a giustificare questa scelta. Lo storico Valerio Massimo nel I sec. a.C. scriveva
“Qualunque donna sia smodatamente avida di vino chiude la porta alla virtù e la apre ai vizi”
e questo fatto, su cui evidentemente in molti concordavano, aveva dei pro e dei contro.