L’intervista, rilasciata lo scorso 17 aprile a Giuseppina Manin del Corriere della Sera, ripercorre in pochi passi la quarantena dell’artista, costretto a vivere in casa sia per le sue difficoltà motorie che per proteggersi dal Covid-19.
Una quarantena, la sua, trascorsa con il rigore di un musicista: “Le note lunghe, le scale, ti educano all’ordine interiore. Non ho cambiato le mie regole; anche se non esco, mi alzo presto, faccio la barba, mi vesto. E studio. Approfondisco e metto in dubbio ciò che ho fatto, affronto partiture che forse non dirigerò mai perché non me le faranno fare. E poi singole parti, processi tecnici e storici necessari… ”.
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