“A un certo punto – ha aggiunto Magalli – la Gialappa’s mi aveva proposto di lavorare con loro. Ora, con il tetto dei compensi, ci sto pensando. Il mio contratto scade a maggio”.
Dunque la decisione di lasciare l’azienda pubblica per cui lavora dal lontano 1985 (33 anni) avrebbe a che fare con il cachet
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