Il 24 febbraio Gigi D’Alessio, il cantautore che più di tutti è riuscito a portare lo stile neomelodico nel pop nazionale, compie 51 anni: il ragazzo nato a Fuorigrotta inizia subito a comporre musica e a 21 anni si diploma in pianoforte al conservatorio, avendo poi l’onore di diventare, negli anni ’90, il pianista ufficiale di Mario Merola.

Il successo di Gigi D’Alessio passa dai ’90 ai 2000 e non conosce pause: noi vogliamo riassumere la sua carriera attraverso le sue partecipazioni al Festival di Sanremo, che non ha mai vinto ma che lo ha portato nelle classifiche dei dischi più venduti per non uscirne più.

L’esordio è al Festival di Sanremo del 2000 con Non dirgli mai: arriverà decimo, ma il brano sarà per mesi uno dei più passati dalle radio italiane e diventerà un vero e proprio manifesto di Gigi D’Alessio. Non dirgli mai fa infatti parte di un album particolarmente fortunato, Quando la mia vita cambierà, disco d’oro a soli 15 giorni dall’uscita.

Nel 2005 Gigi D’Alessio porta a Sanremo L’amore che non c’è: arriva sesto, ma il singolo entra subito in classifica e ci resta per molto tempo. Il 2005 è anche l’anno del concerto da record, 100.000 persone a Piazza del Plebiscito a Napoli, che verrà poi trasmesso su Canale 5.

Nel 2012 D’Alessio torna a Sanremo in coppia con Loredana Bertè: i due portano sul palco la canzone Respirare, prima eliminata durante la seconda serata dalla giuria demoscopica, poi ripescata e infine classificata ad un passo dal podio, al quarto posto. Molti ricordano la versione dance che ne fece Mario Fargetta durante la serata dedicata ai duetti.

L’ultima esperienza (cronologicamente parlando) di Gigi sul palco dell’Ariston è del 2017: si esibisce con La prima stella, ma non si classifica per la fase finale del Festival. La canzone è dedicata alla mamma, scomparsa quando aveva 18 anni.