Guai per Antonella Clerici: la vedova di Enzo Tortora critica le parole della conduttrice
Altri problemi in vista per Antonella Clerici e il debutto poco fortunato di Portobello: oltre a non aver vinto la gara auditel con Tu si que vales e aver infastidito gli animalisti con tanto di diffida al programma, la conduttrice è stata criticata anche dalla vedova di Enzo Tortora.
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Clerici a Portobello
Francesca Scopelliti, compagna del compianto giornalista, ha pubblicato una lettera aperta su Repubblica in cui ha manifestato il suo dispiacere per il fatto che durante i dovuti ringraziamenti all’inventore della trasmissione cult, la Clerici non abbia approfondito il calvario giudiziario a cui venne sottoposto.
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Enzo Tortora
Il caso Enzo Tortora, accusato, processato e incarcerato per reati come traffico di droga e associazione di stampo camorristico, resta uno degli esempi di malagiustizia più gravi della storia italiana.
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Enzo Tortora, le critiche alla Clerici
Secondo la vedova, la mancanza più irrispettosa di Antonella è stato far passare un messaggio sbagliatissimo:
“Peccato che abbia dimenticato di dire che quel bravo giornalista, quell’uomo perbene, è stato vittima di una vergognosa vicenda giudiziaria che lo ha portato alla morte nel 1988. A sentire il ‘commosso ricordo’, sembrava quasi che Enzo Tortora fosse morto di vecchiaia, dopo vari successi televisivi e non – come invece è – di malagiustizia dopo un clamoroso arresto e un vergognoso processo che lo ho voluto a tutti i costi colpevole”.
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Clerici
Ricordiamo che il conduttore tv morì nel 1988, soltanto un anno dopo l’assoluzione piena poiché il periodo in carcere e l’accanimento mediatico lo segnarono indelebilmente.
La vedova di Enzo Tortora ha poi aggiunto:
“A dispetto di chi lo voleva camorrista Enzo Tortora si è fatto leader di una nobile battaglia per la giustizia giusta e non si può pensare di rendergli memoria cancellando dalla memoria quella ultima parte della sua vita, quella sua battaglia per lo stato di diritto che è stato il suo ultimo e più importante impegno. La sua trasmissione più drammatica e più nobile”.
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