“Quando mi hanno contattato per l’inno dei Mondiali sono saltato sulla sedia – confessa ai nostri microfoni – è una grande cosa. Un’opportunità leggendaria. Volevo però scrivere una canzone che parlasse di unità, dell’importanza di stare insieme, ma anche che dicesse alle persone di essere fiere di ciò che sono e del posto da cui provengono. Senza distinzioni di colori, di bandiere o di pelle. Sii solo fiero di ciò che sei e del tuo paese. Penso che la Coppa del Mondo sia anche questo“.