“A Napoli secondo lei bisogna convivere con la camorra?” chiede il giornalista. “Non penso che bisogna convivere con la camorra. – spiega D’Alessio – A Napoli bisogna convivere con tutto, è una città a parte. Se vai in ospedale a fare le analisi devi dire: ‘io sono il cugino di quello, il parente di quell’altro’ per passare la fila”. “Lei a un certo punto dice: ‘Alla camorra ho regalato un sacco di canzoni’. Che cosa vuol dire?” domanda Gomez. “Sono andato a cantare ai matrimoni di tutti e nemmeno sapevo dove andavo a cantare perché a Napoli vai a cantare dappertutto. – puntualizza il cantante – Non è che se ti chiama qualcuno gli chiedi: ‘Chi sei? Dammi il certificato penale’. E poi io ho paura, magari non vai a cantare e che ne sai?”. “Lei ha ricevuto, poi è stato prosciolto, un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa. Cos’era successo?” insiste il direttore de ilfattoquotidiano.it. “Ero andato a cantare e c’erano delle foto. Quando sono stato dal magistrato loro avevano le loro foto, io ho portato le mie. Ho detto: ‘Questo è Clinton, questo è il Papa. Purtroppo chi nasce a Napoli va a fare i matrimoni, è un circuito che non esiste in nessun altro posto”.