Chiara Ferragni travolta dalle polemiche per una foto in cui si mostra con indosso un capo in pelliccia. L’influencer si è fatta immortalare ai piedi del Monte Bianco con addosso un bomber con il collo di volpe, e ovviamente le critiche dei fan a riguardo sono state impietose. Ecco perché accusano l’imprenditrice milanese.

Foto: Kikapress

Andiamo con ordine: Chiara Ferragni a Courmayer non passa mai inosservata. E stavolta a far polemica è il suo cappotto: un bomber di lana misto cachemire con giacca interna trapuntata in piuma d’oca e cappuccio rifinito con bordo di vera volpe.

Il prezzo? 1890 euro da listino, ma ovviamente non è stato quello ad aver fatto arrabbiare numerosi fan della moglie di Fedez.

foto: Kikapress

Com’era prevedibile, a far arrabbiare il popolo del web è stato invece il fatto che Chiara Ferragni stesse indossando un bomber che avesse della vera pelliccia di volpe.

C’è chi le chiede di smettere di fare pubblicità a questo tipo di capi: “Non pubblicizzare capi fatti con pelliccia vera, per favore, in questo caso hai delle povere volpi artiche attorno al collo che avevano tutto il diritto di continuare la loro vita anziché farti caldo al collo“.

E c’è chi addirittura le consiglia di eliminare la foto: “Sei una ragazza simpaticissima ma la pelliccia di volpe anche no, grazie.. anzi fossi in te, piccolo consiglio, cancellerei il post“.

Altri sono meno prosaici: “Il pelo del cappuccio è di volpe. Perché sponsorizzare ciò?? Perché?”. Oppure: “Cappuccio in vera volpe…nel 2020 anche no…”

Foto: Kikapress

Sulla questione di Chiara Ferragni e dei suoi post con addosso le pellicce è intervenuta anche Daniela Martani, che su Instagram ha scritto: “La Ferragni non perde occasione per promuovere la crudeltà sugli animali. Guadagnare sulla loro morte è mostruoso, indossare pellicce nel 2020 fa schifo. La finta fatina bionda, nuova Crudelia DeMon con i suoi occhi azzurri chielo continua ad ingannare gli scemi”.

Non certo complimenti per l’imprenditrice milanese, che già in passato era stata attaccata per lo stesso motivo da un’associazione animalista: il suo negozio di Cortina era stato tappezzato da manifesti di protesta.

Foto: Kikapress

Già in passato, l’imprenditrice milanese era stata attaccata per lo stesso motivo da un’associazione animalista: il suo negozio di Cortina era stato tappezzato da manifesti di protesta.

I commenti? Anche allora molto simili. “Da una donna così cosa ti aspetti? Senza etica, senza valori”, sbottò un’utente indignata. “Wearing la morte! Sei pessima quando pubblicizzi capi con animali scuoiati” aggiunse qualcun altro.

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