“La clamorosa affermazione della musica italiana nell’era dello streaming, con una percentuale così elevata anche tra i singoli, conferma una rivoluzione generazionale importante nel nostro Paese. – ha commentato il CEO di FIMI, Enzo Mazza – Otto su dieci degli artisti in top ten album hanno meno di trent’anni: è il risultato degli investimenti che le case discografiche hanno effettuato negli anni della crisi del settore. Si tratta di investimenti che hanno prodotto un cambiamento epocale nella musica italiana insieme con le giovanissime generazioni di fan legate alle nuove tecnologie come streaming, smartphone e social media”.