Michele Riondino contro il M5S
Alla lista di detrattori del M5S si aggiunge anche Michele Riondino, in passato sostenitore convinto del partito, ma deluso dalle promesse non mantenute.
Dalle pagine del Globalist, l’attore non usa mezzi termini nel giudicare l’operato del Movimento, in netta controtendenza con quanto dichiarato in fase di propaganda elettorale.
"Non li voto più"
“Non li voto più ma noi, che in questo territorio moriamo, adesso moriamo per colpa nostra perché abbiamo difeso un soggetto politico che ha promesso di aiutarci e non ci aiuta. – ha dichiarato Riondino al Globalist – Se ci fosse una legge che permette allʼelettorato di rivendicare il diritto di voto questo sarebbe un motivo per denunciare i Cinque Stelle. SullʼIlva hanno parlato di chiusura degli impianti, hanno preso il mio voto, oltre tutto per governare con qualcuno a cui non avrei mai dato il mio voto, e ora sono colpevole addirittura anche del decreto sicurezza: se quel decreto esiste oggi è anche per causa mia”.
Claudio Santamaria: "Sono stato strumentalizzato"
Parole durissime, che riecheggiano quelle del “coro del dissenso” creato da diversi personaggi noti che avevano appoggiato e sostenuto il Movimento 5 Stelle agli esordi.
Claudio Santamaria, sulle pagine dell’inserto Liberi Tutti de Il Corriere della Sera, dichiara apertamente di sentirsi, in questo momento, strumentalizzato.
“Ho creduto in un sogno, ho sperato in un progetto. In generale mi sono pentito di essermi esposto politicamente – dichiara l’attore – Non salirei più sul palco per sostenere Virginia Raggi. Sono stato strumentalizzato. E poi visto l’andazzo generale non lo rifarei. Non mi piace quando mi etichettano come grillino”.
M5S, la lista dei pentiti
E la lista è lunga: Fiorella Mannoia e Ivano Marescotti hanno già fortemente criticato il viaggio che ha portato il M5S, accusandolo – nello specifico – di essersi fatto portavoce di una serie di valori, venuti poi a mancare una volta salito al Governo.