Il concerto di Mannarino ha attratto un pubblico eterogeneo: adolescenti, famiglie con bambini al seguito, gruppi di giovani e meno giovani. Tutti, sotto al palco con la stessa emozione, hanno atteso frementi l’inizio del concerto, per poi esplodere in un boato di gioia all’apparizione di Alessandro Mannarino sul palco di Rock In Roma.

Il tour “Apriti Cielo” ha registrato oltre 150mila presenze, ma è giunto al termine. A questo ultimo live seguirà una pausa dell’artista romano, probabilmente in vista della lavorazione di un nuovo album.

Un live denso di emozioni, sostenuto da una band d’eccezione, assolutamente coinvolgente e protagonista sul palco al pari del cantautore. Ospite assai gradito, Samuel (Subsonica) con cui duetta nel brano Ultra Pharum. Il pubblico, in delirio, non smette mai di ballare!

Durante le tre ore di concerto, non solo stornelli: Mannarino si è ormai allontanato dal folk puro e dalla tradizione strettamente romana, contaminando i suoi brani con sonorità a volte rock, a volte esotiche. Il risultato è straordinariamente convincente.

Il cantante romano si espone: alla fine di “Apriti cielo”, 40 immigrati del progetto Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta (progetto SPRAR) sono saliti sul palco recando uno striscione con su scritta, a caratteri cubitali, la frase: “Apriti mare e lasciali passare“. Un messaggio chiaro sull’opinione dell’artista riguardo gli ultimi avvenimenti politici nel nostro Paese. Tutto il pubblico è con lui e con i 40 ragazzi, accolti in questa bella festa per narrare la loro storia.

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Roma
Marylou
Osso di seppia
Malamor
Gandhi
Vivo
Babalu
Animali
Signorina
Impero
Maddalena
Scendi giù
Apriti cielo
Ultra Pharum (con Samuel)
Arca di Noè
Quando l’amore se ne va
Serenata lacrimosa
Tevere Grand Hotel
L’Impero

Bar della Rabbia
Me so’mbriacato
Statte zitta
Scetate vajo