L'exploit di Giletti a Non è l'arena
A Non è l’Arena, Massimo Giletti si è reso protagonista di un durissimo sfogo contro gli ultimi provvedimenti del governo. A finire nel mirino del conduttore televisivo di La7 sono sia i farraginosi provvedimenti economici sugli aiuti alle piccole aziende che la vicenda dei boss mafiosi scarcerati. Ecco cosa ha detto nel suo feroce sfogo.
Foto: Kikapress
Non è l'arena: Giletti esplode
A Non è l’arena, Massimo Giletti ha preso una dura posizione contro il Governo italiano e alcuni aspetti della gestione di questa emergenza coronavirus.
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Giletti: "Ho perso un po' di fiducia in questo stato"
“Io ho perso un po’ di fiducia – ha esordito – Quando ho visto elicotteri delle nostre forze militari e di polizia inseguire gente che correva sulle spiagge e i mafiosi lasciati a casa ho perso un po’ di fiducia. Ce ne ho un po’ di meno in questo stato, oggi”.
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Giletti: "Se le piccole aziende falliscono lo stato va in bancarotta"
Poi ha spiegato meglio la sua posizione: “Quando mi dimostrerà che arriveranno i soldi in un certo modo, subito, alle aziende piccole che tengono in piedi questo paese sarò il primo a riconoscerlo. Sono a maggio e non l’ho ancora visto. Questo è il problema di questo paese. Quando moriranno tutte queste aziende lo stato italiano può andare bello in bancarotta. I soldi glieli devi dare adesso, se non glieli dai avrai una sconfitta molto più grande, devastante”.
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Rita Dalla Chiesa ringrazia Massimo Giletti
Sul tema mafia è poi intervenuta anche Rita Dalla Chiesa, che ha ringraziato Giletti per aver messo in luce la vicenda della scarcerazione dei boss: “Sei stato un riflettore che si è acceso su un problema gravissimo per noi familiari, per noi vittime. Spero che serva a mettere in ordine e a chiarire delle cose. Perché non è accettabile che 474 mafiosi possano essere usciti di galera”.
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