Davanti alla corte di Woolwich Crown, l’uomo – residente nel Lancashire – ha ammesso di aver commesso tre reati, tra cui la progettazione di attentati al cuore e ai simboli di Londra e la propaganda di terrorismo.
L’incitamento a colpire il primogenito di William e Kate nonché terzo nella linea di successione alla corona, avveniva su Telegram in una chat di gruppo dove Rashid gestiva il canale criptato ‘Mujahid solitario’.