“Per me oggi è nu juorno buono – scherza subito Rocco – perché quando un tuo brano viene scelto per qualcosa di così grande è una grande emozione. In un mondo, come quello del calcio, che a volte viene messo purtroppo davanti a interessi che non sono calcistici, è bello ricordare che il calcio è anche quello sui campetti nelle periferie, con i ragazzini piccoli che si scambiano le magliette. Io sono uno dei tanti che viene dalla periferia e che è riuscito a realizzare il sogno di vivere di musica. Questa quindi è un’occasione per portare alla ribalta le situazioni marginali e per portare questa colonna sonora lì dove il calcio nasce, nelle strade, dove è sinonimo di rinascita e educazione”.