Ma c’è anche chi non si fa influenzare dal cognome del ragazzo e guarda solo all’esibizione: “Leo Gassman ha vinto non per il suo cognome, ma perché da fermo è riuscito a trasmettere quello che Thomas con tanto di ciuffo, infiniti passetti e smorfie non è riuscito a trasmettere”.
Qualcun altro aggiunge: “Ma seriamente state già dando del raccomandato a Leo Gassmann? Cioè in automatico se uno ha un cognome importante per voi è raccomandato, non può essere anche bravo magari”.
Foto: Kikapress