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Il Messaggero

Sfera Ebbasta: 'Sui testi come De André'. Il vignettista Vauro a Quarta Repubblica scatena polemiche per la sua affermazione

Tiene ancora banco in tv la tragedia di Corinaldo e la crociata contro Sfera Ebbasta e i suoi testi – che inciterebbero giovani e giovanissimi alla trasgressione – resta uno degli argomenti più caldi di questi giorni. Anche a Quarta Repubblica di Nicola Porro il trapper è stato coinvolto in un accesissimo scontro tra Vauro Senesi e Mario Giordano.

Foto@Kikapress

Mario Giordano su Sfera Ebbasta: modello sbagliato

Il giornalista ha fermamente condannato i messaggi veicolati nelle canzoni del fenomeno del momento, ma ha trovato nel vignettista de Il fatto quotidiano un valido oppositore.

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Vauro bersagliato per la sua posizione sul trapper

Prima Vauro ha tentato di smarcarsi dal confronto con un ‘non so neanche chi sia questo cantante’, poi ha ribaltato la situazione e ha avuto l’ardire di paragonare Sfera Ebbasta a Fabrizio De André scatenando sui social una vera e propria rivoluzione da parte di chi venera nel vero senso della parola Faber.

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Sfera Ebbasta come De André nei testi

In particolare Vauro ha dichiarato a Quarta Repubblica: “Ricordo il Bombarolo del cantautore genovese che, se la vogliamo leggere come un’apologia dell’attentato dinamitardo, ci riesce facilissimo farlo”. L’accostamento è stato giudicato dal popolo del web surreale, anacronistico, finanche ridicolo e privo di fondamenta

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Critiche a Vauro

“Leggo che #Vauro avrebbe paragonato i testi di #Sferaebbasta (se così si chiama) a quelli di #DeAndrè. Speravo che la furia devastatrice delle farneticazioni della sinistra contemporanea avrebbe almeno risparmiato il campo musicale. Speranza vana”

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Sciarelli contro Sfera Ebbasta

Anche Chi l’ha visto si è occupato di Corinaldo e i testi di Sfera Ebbasta. Federica Sciarelli non ha dato la colpa direttamente al trapper, ma ai messaggi contenuti nei suoi testi: “L’artista può dire quello che gli pare, non c’è nessun tipo di censura per carità, e non è responsabile se qualcuno va con lo spray al peperoncino. Sicuramente però l’artista è responsabile dei suoi messaggi culturali perché ci mette la faccia”

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