A dare il volto ad Alberto Giacometti, uno straordinario Geoffrey Rush.
“Geoffrey si è immerso in un profondo lavoro di ricerca – ha detto il regista – aveva molto materiale su cui lavorare perché abbiamo fatto ricerche per due anni prima di arrivare al film. E prima di iniziare le riprese abbiamo provato per 1 settimana come se fosse una pièce teatrale. Abbiamo sfrondato i dialoghi, volevo che ci fosse fisicità nell’esercito artistico e nello stato d’animo. Inizialmente trovava difficile stare a suo agio negli eccessi di rabbia che aveva Giacometti e nel padroneggiare il pennello. Ma è stato straordinario: è bravo e giocoso. Non fermavo mai la macchia da presa; lasciavo andare per riuscire a tenere quella spontaneità innata; a volte lavorare in modo eccessivo va a discapito della recitazione.”