La sonda Voyager, con i dati raccolti circa 30 anni fa dai pianeti Urano e Nettuno sta facendo incuriosire scienziati ed esperti: conosciuti da sempre come giganti di ghiaccio, la composizione dei due Pianeti potrebbe scatenare una pioggia continua di diamanti.

Foto: Shuttestock

Urano e Nettuno infatti sono caratterizzati da una temperatura molto calda all’interno e molto fredda all’esterno.

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Proprio sulla superficie dei due pianeti il carbonio, attraverso un processo complesso, forma lunghe catene che stando a quanto insegna la chimica possono formare piccoli cristalli come i diamanti.

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Questi cristalli, quando scendono verso l’interno incontrano le alte temperature e si vaporizzano, creando una sorta di nevicata di diamanti, un evento incredibile e unico nel suo genere, dato dalla fusione di più elementi insieme.

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D’altronde, dal punto di vista chimico, un diamante non è altro che un insieme di atomi di carbonio, senz’altro prezioso sul nostro Pianeta, ma su altri mondi come Urano o Nettuno altro non è che un elemento chimico naturale.

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