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Il Messaggero

La storia di Silvia Caramazza

Correva l’anno 2013. Siamo a Bologna, è giugno. Silvia ha 39 anni, fa la commercialista e non è serena: il padre è mancato da poco. Quando scompare e non risponde alle chiamate delle amiche, la preoccupazione è tanta. La denuncia scatta subito. Le indagini conducono in men che non si dica la polizia verso Giulio, 34 anni. Giulio è il compagno di Silvia, ma tra i due i rapporti sono tutt’altro che buoni: pochi giorni prima, Silvia aveva infatti denunciato l’uomo, dopo aver trovato una microspia in camera da letto.

La versione dell’uomo non convince gli inquirenti, che proseguono con ritmi frenetici le ricerche, fino alla macabra scoperta: Silvia è morta, il suo corpo viene ritrovato in posizione fetale, chiuso in un grosso sacco di plastica, all’interno di un congelatore per alimenti nella loro abitazione. L’uomo viene arrestato in Sardegna, mentre tenta di fuggire tra rovi e sterpaglie.

Il racconto de Il Terzo Indizio

Per questo caso vengono celebrati i processi per tutti e tre i gradi di giudizio. La Cassazione, a inizio 2017, scrive l’ultima parola: Giulio viene condannato a 30 anni di carcere.
È questa la storia protagonista della nuova puntata de Il terzo indizio, in onda lunedì 28 maggio in prima serata su Retequattro. Il programma ripercorre col linguaggio della docufiction grandi casi di cronaca ed è condotto da Barbara De Rossi.

Il Terzo Indizio, storie di "cronaca nera" che hanno turbato l'Italia

Il programma di Videonews, a cura di Siria Magri, ricostruisce i casi di cronaca ponendo massima attenzione agli atti giudiziari che, interpretati da attori professionisti, fungono da traccia della docufiction.

In ogni puntata, accurate ricostruzioni e interviste ai protagonisti permettono di ripercorrere e rivivere i contesti nei quali nascono quegli episodi di “nera” che hanno fortemente turbato la coscienza collettiva.

La mission di Barbara De Rossi

Contesti per lo più relazionali, familiari, quotidiani: per questo Il Terzo Indizio promuove la campagna di sensibilizzazione contro la violenza domestica, in particolare quella sulle donne.
Una mission fatta propria anche da Barbara De Rossi, impegnata da anni in un costante e appassionato lavoro in prima persona per aiutare concretamente vittime di stalking e abusi.