Appena si finisce di vedere Tredici, soprattutto se si è reduci da un binge-watching, ci si sente come appena usciti da una centrifuga: spiazzati, agitati dai sentimenti contrastanti che questa serie, nel bene e nel male, riesce a tirare fuori.
E’ una seconda stagione complessa, come forse solo la testa di un adolescente potrebbe essere, e gli autori ci hanno buttato dentro un po’ di tutto: amore, redenzione, rabbia, il sempreverde bullismo, quello che ieri si chiamava predominiio WASP e oggi si chiama White male privilege ,un occhio strizzato al #metoo e l’altro alla piaga della Gun Violence.