Le parole di Claudio Trotta

“Ho deciso che era giunto il momento di presentare We Will Rock You a ideale conclusione di un ciclo di tre anni – dichiara Trotta – che mi ha visto prima impegnato a denunciare e combattere il cancro della speculazione che ha colpito l’intera Filiera della Musica dal Vivo con la diffusione ed il proliferare del Secondary Ticketing, poi a raccontare 40 anni di attività con la pubblicazione del mio primo libro No Pasta No Show e, infine, a fondare Slow Music, insieme ad un manipolo di appassionati come me, per contribuire a dare un Futuro ai giovani diverso da quello che la nostra società priva di affettività e di visioni riserva a loro. Voglio poter immaginare il mondo sempre più popolato da giovani che, come Galileo e Scaramouche nel nostro spettacolo, decidano fattivamente di opporsi ad un modello di Società che non lascia spazio ai sogni, un modello di Società che non concepisce la diversità e il confronto, non valorizza la bellezza e non mette in primo piano la qualità della vita a partire dalla scellerata distruzione della Madre Terra. We Will Rock You è il racconto di questa speranza. Il futuro non è scritto e dipende da tutti noi”.