Presentata in anteprima al Festival del Cinema di Roma, la nuova serie co-prodotta da Sky e Beta Film esordirà su Sky Atlantic il 28 novembre e promette di raccontare la conturbante Berlino degli anni ’20.
Babylon Berlin, Sky presenta una produzione tedesca mai così “forte”
E’ stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma ed esordirà il 28 novembre su Sky Atlantic: si tratta di Babylon Berlin, una co-produzione Sky e Beta Film diretta da Tom Tykwer (neo-Presidente della giuria del Festival di Berlino 2018) Henk Handloegten e Achim von Borries.
La serie racconta le vicissitudini dell’ispettore di Polizia Gereon Rath (Volker Bruch), che si trova a condurre le sue indagini sullo sfondo della Berlino degli anni ’20, una città incredibilmente ricostruita dove dominano droga, sesso e scandali ma anche bellezza, arte ed emancipazione.
La serie, tratta dai romanzi bestseller di Volker Kutscher, è stata già venduta in 60 Paesi, tra cui Inghilterra, Spagna, Belgio, Stati Uniti, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia e Islanda. La lavorazione è stata imponente: 180 giorni di riprese in oltre 300 location, con un investimento importante (forse il più ambizioso della serialità tedesca) che pone la serie all’altezza delle grandi produzioni internazionali.Secondo il co-regista Achim von Borries la era protagonista della serie è Berlino: “Nel 1929, Berlino era la capitale del mondo, una città internazionale, magica e cosmopolita. Tutti volevano andarci. È stata veramente una sfida ricreare la Berlino di fine anni Venti”, mentre per Henk Handloegten Babylon Berlin è una serie incredibilmente attuale: “Parliamo dei Ruggenti anni Venti, una grande festa: dopo aver perso la Grande Guerra, i padri non sono a casa e i figli e le figlie ballano sui tavoli (…) Ma poi, verso la fine degli anni Venti, sempre più persone iniziano a sentirsi schiacciate da questo stile di vita goliardico e dirompente (…) Durante le fasi di lavorazione di BABYLON BERLIN era come se il mondo intorno a noi si stesse conformando allo spirito degli anni Venti. Questo rende la serie più attuale che mai”