Il mondo del web è in protesta dopo l’annuncio della chiusura di Rai Movie e Rai Premium. Dietro la decisione dell’AD della Rai Fabrizio Salini di chiudere questi due canali, pare ci sia un limitato audiance e una scarsa profilazione del pubblico.
Protesta sul web per la chiusura di Rai Movie e Rai Premium
Non è dello stesso avviso la Usigrai – Unione Sindacale Giornalisti Rai, che sottolinea come a fronte di costi molti bassi, sono canali che producono un buon risultato di share.
Chiudere Rai Premium e Rai Movie canali dedicati alle serie tv e al cinema di ieri e di oggi vuol dire, secondo il sindacato interno, spingere una buona fetta di pubblico verso i canali a pagamento e le piattaforme come Netflix.
Ma la polemica non finisce qui. Pare infatti che dopo la chiusura di Rai Movie e Rai Premium, arriverà un assorbimento di questi da parte di Rai 4 e Rai 6 con un’ulteriore modifica. Il primo si rivolgerà ad un pubblico maschile, il secondo ad una platea femminile.
Ma veramente nel 2019 c’è la necessità di una distinzione di genere? Un uomo non può essere interessato ad argomenti di cucina e una donna a film d’azione o argomenti riguardanti i motori? Questo è quello che si chiedono i lavoratori in una nota ufficiale diffusa nei giorni scorsi.
Insomma la chiusura di Rai Movie e Rai Premium non va giù agli addetti ai lavori e l’Usigrai promette di non lascir cadere la cosa con tanta facilità.
foto crediti@Kikapress