Al Procida Film Festival, abbiamo incontrato il Casting Director Armando Pizzuti che ci ha raccontato tutti i retroscena del suo mestiere.

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In occasione del Procida Film Festival, abbiamo incontrato Armando Pizzuti, affermato Casting Director. Giurato insieme a Michela Andreozzi, Fabio Troiano e Paola Lucisano, Pizzuti è una delle figure chiave dietro le quinte del mondo del cinema e della televisione italiana ed internazionale.

Dalla celebre serie Netflix Di4ri, al film Profeti di Alessio Cremonini; da Mission Impossible Dead Reckoning Parte 1 di Christopher McQuarrie a Ferrari di Michael Mann passando per la Legge della Notte di Ben Affleck, le produzioni cinematografiche cui Armando Pizzuti ha preso parte in qualità di casting director sono tantissime. E pensare che i primi passi nel mondo del cinema li ha mossi come attore debuttando sul grande schermo con Notte prima degli esami.

«Sono arrivato a fare il casting director un po’ per caso. Stavano preparando la serie The Young Pope di Paolo Sorrentino e stavano cercando un assistente casting che parlasse inglese. Feci un colloquio con Annamaria Sambucco (casting di Sorrentino) e venni preso. Dopo due tre lavori, ho capito che questo era il lavoro che volevo fare.»

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Nel 2026 per la prima volta agli Oscar verranno premiati anche i casting director

Un ruolo, quello del casting director, complesso e affascinante la cui importanza è stata riconosciuta finalmente anche dall’Academy. Dal 2026 infatti verrà inserito l’Academy Award® for Achievement in Casting.
Da ex attore e ora casting director sa che il successo di un provino, è a volte legato a variabili che nulla hanno a che fare con le capacità di recitazione di un attore. Il regista potrebbe aver immaginato il personaggio con gli occhi celesti invece che castani, o di un determinata altezza. Qual è allora il consiglio per affrontare una selezione cinematografica?

«Fare bene un provino e poi dimenticarlo. Se arriverà la buona notizia sarà una bella sorpresa, altrimenti sarà stata comunque un’esperienza in più».

Crediti foto@Beniamino Marcone