Anggun, Lorenzo Licitra e Frankie hi-nrg mc ci raccontano il ritorno a teatro di ‘Jesus Christ Superstar’ prima a Milano e poi a Roma.
Sarà in scena dal 7 al 17 marzo al Sistina Chapiteau di Milano la nuova edizione di Jesus Christ Superstar, la storica produzione di Massimo Romeo Piparo. Dal 20 al 31 marzo lo spettacolo si sposta poi a Roma, Teatro Sistina. Sul palco di questa speciale limited edition che celebra i primi 50 anni dell’Opera rock più amata di tutti i tempi (e i 30 anni dalla regia di Piparo), la star internazionale Anggun nel ruolo di Maria Maddalena, Lorenzo Licitra nel ruolo di Gesù, Feisal Bonciani nel ruolo di Giuda e Frankie hi-nrg mc in quello di Erode. Straordinario ospite di questa edizione l’attore americano Ted Neeley, star del celebre film, che consegnerà il testimone del ruolo di Gesù alla new entry Lorenzo Licitra, 33 anni, e sarà anche presente alle proiezioni del film che precederanno lo spettacolo il prossimo 12 e 13 marzo a Milano ed il 20 marzo a Roma.
«Nel 2024 ci sono tre ricorrenze. – dice in conferenza Massimo Romeo Piparo – Gli attori hanno una vocalità eccellente che non può che restituire a questo spettacolo la sua vita teatrale. So che sto creando grandi responsabilità, ma non è un’imitazione. È più un tributo agli anni ’70 che guarda al mondo di oggi perché rinnova sempre la sua platea».
Jesus Christ Superstar: la Maddalena di Anggun
«La sfida più grande – ci dice subito Anggun – è stata interpretare un ruolo che molte persone, grandi cantanti e grandi attrici, hanno già interpretato. Ho voluto realmente provare a metterci il mio Anggunismo qua e là per renderlo più personale, ma è un ruolo così bello! E devo dire che Maddalena ha le canzoni migliori, le più iconiche e le più famose. È una grande sfida».
Del resto, Anggun ritiene Jesus Christ Superstar unico perché iconico: «Credo che sia uno dei tre spettacoli più amati e importanti nel mondo dei musical. – commenta – E penso che abbia in sé qualcosa di leggendario. Non solo perché parliamo di Gesù, ma perché arriva dagli anni ’70, da un’era che musicalmente era molto interessante. E quando c’è buona musica, anche nel 2024, è rilevante».
Lorenzo Licitra e l’umanità di Gesù
Lorenzo Licitra si cala invece nei panni di Gesù, un «personaggio importante e ampiamente rappresentato». «Essere Gesù nel 2024 mi ha gasato tantissimo. – continua il cantautore – E poi i capelli lunghi mi donano! Scherzi a parte, mi intriga la sua austerità e il suo essere perentorio anche nella vocalità, dicendo sempre le cose nel modo giusto».
Licitra ammette di non aver mai visto né il film né il musical prima di questo ruolo. «Ho capito però che la sua forza musicale sta nel fatto di essere un’Opera rock che tratta un tema famoso e universale in chiave diversa, emotiva. – dice Lorenzo – Personalmente la tessitura di Gesù ha acuti incredibili, sbalzi e note che fanno venire i brividi. La musica favorisce il musical e il vero potere dello show è che si racconta costantemente una storia umana. L’umanità di Gesù la si ritrova ancora oggi in ogni cosa che ci circonda ed è un’umanità che colpisce ancora».
Frankie hi-nrg mc: un Erode hip-hop
Frankie hi-nrg mc è, infine, Erode. «Ero depresso – esordisce subito il rapper in conferenza – perché ho avuto una personale esperienza drammatica durante la pandemia. Ho deciso di non uscire di casa e di non performare da nessuna parte, ma la telefonata di Massimo mi ha convinto. Credo sia stato incoraggiante anche avere un ruolo comico, che prediligo. Ho cercato di fare mio il cinismo di Erode, che è assolutamente purificatore. Per come la penso, cauterizza le inutili umidità del sorriso di circostanza in un ghigno o in un pianto netto e univoco».
Non è stato semplice dunque per Frankie hi-nrg mc ritagliarsi «uno spazio per me stesso in un personaggio così ingombrante». «Ci sono riuscito – precisa – aggiungendo dei dettagli che attengono alla cultura hip-hop come la fibbia che ho realizzato con la mia stampante 3D. Ho portato anche alcuni suoni caratteristici dell’hip-hop vecchia scuola. È stata una sfida che sento di aver vinto».
Del resto, il rapper ci dice che la musica di Jesus Christ Superstar è intramontabile perché «le cose fatte bene rimangono e diventano iconiche, mentre la fuffa vola via» e che la forza di questo musical sia nella sua attualità. «Non c’è un atto soprannaturale in questa rock opera. – conclude – Non c’è niente di divino se non l’umanità, che è la cosa più divina rappresentabile. Qui è rappresentata con grande efficacia nelle nuance dell’umanità stessa, nelle pieghe sublimi o sordide che rendono gli uomini tali».
Foto: Ufficio Stampa