È la cosplayer più seguita d’Europa, Himorta, e non poteva mancare all’appuntamento con il Lucca Comics & Games. Ecco che cosa ci ha raccontato.

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Tra gli ospiti di Lucca Comics & Games 2024, che si è svolto dal 30 ottobre al 3 novembre, non poteva mancare Himorta (all’anagrafe Antonella Arpa), la cosplayer più seguita d’Europa con 3 milioni di seguaci complessivi sui vari canali social. Protagonista al Gaming Village by Mediaworld in Piazza della Caserma, ha animato show match, live performance e speciali incontri con il pubblico.

“La mia passione nasce tantissimo tempo fa, grazie ai fumetti. – ci racconta – Ho imparato proprio a leggere grazie ai fumetti. La passione per il cosplaying, invece, è iniziata a 20 anni e quest’anno festeggio i miei 10 anni! In realtà è nata per omaggiare un personaggio a me molto caro che fa parte del Manga One Piece”. Da allora, oltre 200 personaggi tra i quali Himorta ha un debole per Lamù (“è stato il mio primo cosplay, quindi mi sono cimentata per la prima volta nell’arte del cucito e dei cartamodelli” e la Sirenetta. “Mi rispecchia molto perché è una donna che lotta per amore anche contro le leggi della natura. Mi ci rivedo”, spiega.

Himorta
Foto da Ufficio Stampa

E a proposito di donne e tecnologia, Himorta sottolinea: “oltre al cosplay, mi occupo tantissimo di tecnologia e videogiochi. Mi piace parlare di tecnologia e di professioni del futuro perché anche io mi ci rispecchio. Quando io sono nata non esisteva la mia professione e oltre il 60% dei giovani di oggi andrà a fare professioni che ancora non esistono. Ci tengo tantissimo soprattutto in quanto donna, perché spesso i videogiochi vengono associati ad un pubblico principalmente maschile ma non è così. Le donne che videogiocano sono tantissime, molte si nascondono anche dietro nickname maschili. Non è vero che non esistiamo, anzi siamo tante e amiamo il tech”.

Non a caso, Antonella è ambasciatrice di Women In Games con “l’impegno – ci racconta – di sensibilizzare sulla presenza delle donne in ambito tech. Purtroppo sono tantissime quelle che vengono molestate ancora nel gaming: quando perdono, per esempio, non è perché non sono brave ma perché sono donne. Bisogna sfatare un po’ di stereotipi e vale anche per il cosplaying essendo un ambito molto fisico. Spesso ci sono anche problemi legati al body shaming che è molto meno presente tra gli uomini”.

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Attualissimo, poi anche il tema del bullismo e del cyberbullismo. “Sento il dovere, in qualche modo, di dover educare al commento positivo. Quando qualcosa non vi piace, semplicemente scrollate e andate avanti, ma non lasciate il commento negativo. I tanti commenti negativi sono l’inizio del cyberbullismo: il bullo si crea laddove c’è il branco ma se noi isoliamo il bullo, il bullismo non esiste”.

Immagini da Ufficio Stampa