Il Museo Storico della Liberazione di via Tasso, a Roma, è un monumento parlante, che racconta brani della storia più buia e recente del nostro paese: le mura stesse dello stabile trasudano storie di uomini e donne coraggiosi, che hanno lottato e sono morti per la libertà.
Fino all’8 settembre 1943, infatti, nel palazzo di via Tasso aveva sede l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata Germanica a Roma: dopo quella data venne adibito a quartier generale delle SS, sotto il comando di Kappler, tristemente noto come uno dei più spietati gerarchi nazisti. Dal 1944 lo stabile di via Tasso venne utilizzato come carcere della Gestapo: in quelle stanze furono imprigionati, interrogati e torturati molti civili e combattenti della Resistenza Romana, tra cui anche alcune delle vittime delle Fosse Ardeatine.
Oggi il Museo storico della Liberazione di via Tasso è una testimonianza vivente di quanto accadde: sono rimaste intatte le pareti delle celle, con i numerosi messaggi incisi dai prigionieri cone le unghie, ed è stata allestita una intera sala alla persecuzione degli ebrei romani durante il periodo fascista. E’ anche possibile visionare tutto il materiale audiovisivo che è stato realizzato a Roma dalla Survivors of the Shoah Visual History Foundation del regista Steven Spielberg.
Visite teatralizzate, reading e spunti di riflessione a La Resistente – Festival della memoria e della Liberazione
Il 10 e l’11 giugno, nelle sale del Museo di via Tasso, si svolgerà un evento adatto a grandi e piccini, nato proprio per fare tesoro dell’esperienza di quanto avvenuto: La Resistente – Festival della memoria e della Liberazione, due giorni di riflessione e intrattenimento con la partecipazione di attori, musicisti e giornalisti. In particolare la storia del Museo verrà ripercorsa attraverso una visita teatralizzata, che metterà in scena grazie al talento della compagnia Bartolini/Baronio alcuni degli episodi più tragici della resistenza romana. La visita si ripeterà sia il 10 che l’11 giugno, in due orari: alle 10 e alle 17.
Nella mattinata del 10 giugno è previsto l’incontro “La resistenza al fascismo… sempre!”, coordinato dal Prof. Antonio Parisella con interventi di Alessandro Portelli, Guido Caldiron, Valerio Renzi e del collettivo Madri per Roma Città aperta, mentre nel pomeriggio, dopo la seconda visita teatralizzata, alle 19.30 è la volta del reading “La Storia di Elsa Morante” con Jasmine Trinca e Chiara Gioncardi. A chiudere la prima giornata, alle ore 20.30, due concerti in chiave cantautorale e popolare con Schola romana e, a seguire, Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio.
La giornata di domenica 11 giugno è dedicata i bambini, con il laboratorio e “Il domani era venuto” di e con Erica Silvestri e, sempre alle 11.00, appuntamento con “Storie coloniali, storie migranti” coordinato da Valerio Balzametti del Museo Della Liberazione e con Lorenzo Teodonio e Michele Colucci. Il pomeriggio alle 17.00, dopo la visita per formativa, “La lunga battaglia delle donne: dalla resistenza alla conquista dei movimenti femministi”: incontro coordinato da Micaela Procaccia con Benedetta Tobagi, Simona Lunadei e Maryam Barak che affronta la narrazione femminile della liberazione, il racconto di quelle donne che furono protagoniste essenziali della lotta di liberazione italiana.
A chiudere il festival alle ore 20:00 dell’11 giugno è il canto popolare di La voce, l’esempio e la memoria, ideato e diretto da Stefania Placidi.