Tra le tante meraviglie dell’Arcipelago Toscano, c’è un’isola dall’immenso fascino. È l‘isola di Pianosa, che nella sua forma sembra una zattera fatta di conchiglie bianche. Si tratta dell’unica isola dell’arcipelago che come il suggerisce il suo nome, è praticamente pianeggiante. Il punto più alto si trova a 29 metri sopra il livello del mare.
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Situata a soli 13 km dall’Isola d’Elba, Pianosa per più di un secolo è stata un’isola penitenziaria. Tutto iniziò nel 1856 quando venne istituita, per volontà del Granducato di Toscana, la colonia penale agricola di Pianosa. Alcuni condannati veniva mandati qui ad occuparsi dei campi. Nel 1977 venne trasformato in carcere di massima sicurezza che restò attivo fino al 1998. Quando il carcere venne chiuso, Pianosa venne completamente abbandonata. Non solo andarono via i detenuti, ma anche le guardie con le proprie famiglie e i pochi civili che vi si trovavano.
Un’isola dal fascino straordinario e unico, in cui la storia e le strutture presenti si mescolano con la potenza e la bellezza della natura. Oggi questa ‘zattera fatta di conchiglie’ è sotto la tutela del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. È possibile visitarla, da aprile a ottobre ma solo attraverso escursioni guidate. Dal 2009 un radar hi tech, in grado di arrivare a leggere fino alle coste della Corsica, è stato installato sull’isola a salvaguardia del parco, così da intercettare e identificare anche i piccoli natanti che si potrebbero avvicinare all’isola senza permesso.
Un mare cristallino, rocce coperte di fossili, fioriture spontanee, il silenzio e le carceri rendono quest’isola un unicum e meritevole di essere visitata.
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