Il 7 e l’8 luglio Corinaldo, provincia di Ancona, uno dei borghi più belli d’Italia, cambia volto e diventa scenario di contaminazioni urbane fra danza, musica, suoni e colori: l’appuntamento annuale con il Festival di Danza Urbana è ormai una tradizione e dopo nove anni il borgo è ancora protagonista di questa due giorni di arte e intrattenimento.
C’è infatti un forte legame fra la città e il Festival: la danza contemporanea trova sempre nuove forme nella scenografia architettonica dei luoghi e mette al centro delle rappresentazioni gli scorci del borgo che fanno parte della vita quotidiana di chi lo vive.
Festival di Danza Urbana, il programma
Il Festival di Danza urbana parte nel tardo pomeriggio del 7 luglio: alle 18.30 si esibiranno le compagnie del territorio (tra cui My Dance di Casine di Ostra, Nuovo Spazio Studio Danza di Jesi e Dance Movement di Senigallia), mentre la serata è dedicata alla parata di strada ispirata alle atmosfere de La Strada di Fellini, a cura del Gruppo Danza Oggi. Alle 21, via ad una performance multi-prospettica dalla scalinata di Corinaldo, uno dei luoghi simbolo della città e del suo rapporto con la danza.
L’8 luglio il Festival riapre alle 20.30, a Piazza del Terreno, dove torneranno in scena la Compagnia GDO/UDA, Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati, insieme alla danza orientale di Les Soeurs du Vent – compagnia diretta da Alexia Nura -, alla danzatrice Monica Castorina (protagonista dell’Expo Dubai 2020 all’interno del progetto Beauty in The Beauty) e all’Ass.ne INSCENA, che presenterà per l’occasione Daniela Maccari e il suo “Canto alla Luna”. Protagonista anche la Piazza del Quadrato, luogo che per sua natura richiama alla concentrazione della comunità nello spazio.
Il Festival si chiude con una serata di gala, un momento che è incontro e convivialità e che avvicina la danza al cibo, grazie alla degustazione di prodotti locali a cura della pro-loco di Corinaldo.
“Con il Festival di Danza Urbana prosegue il progetto di Archeodanza che qui a Corinaldo ha visto la sua genesi e che nel borgo trova la sua sede naturale, in un racconto danzato di architetture senza tempo e linguaggi contemporanei della danza, con un dialogo con il territorio sempre più stretto e partecipato” spiega la direttrice artistica Patrizia Salvatori. “Nel 2023, per sottolineare questa sinergia artistica tra luogo e movimento, si è rinforzata l’interazione con il territorio grazie alla collaborazione con realtà locali, tra cui la Pro Loco e l’Ufficio Informazioni di Corinaldo e il gruppo storico di Corinaldo l’Araba Fenice”.