Firenze è senza ombra di dubbio una delle più belle città esistenti, ma sapevate che in Europa ne esiste un’altra? È attraversata dal fiume Elba, è ricca di musei, opere d’arte e collezioni straordinarie e come quella italiana è stata devastata sia dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale che da un’alluvione.
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Stiamo parlano di Dresda, città della Germania che venne ribattezzata dal filosofo Herder la “Firenze dell’Elba” e definita da Goethe un luogo magnifico. I punti in comune con il capoluogo toscano sono molti, tanto che dal 1978 le due città sono unite da un gemellaggio. Come Firenze anche Dresda vanta una popolazione di abitanti che si attesta intorno ai 550.000.
Dresda come Firenze: tra bombardamenti e alluvioni
I bombardamenti del 1945 l’hanno praticamente rasa al suolo, ma la città è stata ricostruita in modo sublime e merita senza dubbio di essere inserita tra i posti da visitare. Dalla Theaterplatz dove si affaccia il teatro Semperoper (realizzato da Gottfried Semper) alla Gemäldegalerie Alte Meister, la Pinacoteca dei Maestri antichi che al suo interno accoglie oltre 2000 opere di maestri come Rembrandt, Rubens, Van Eyck, Canaletto, Tiepolo, Raffaello, sono moltissime le cose da vedere in questa città. Ed è proprio qui che si trova la celebre ‘Madonna Sistina’ di Raffaello, dipinto che tutti conoscono anche senza saperlo. È in questo magnifico quadro che troviamo gli iconici angioletti con l’espressione annoiata. Spesso oggetto di riproduzioni a se stanti, gli angioletti in realtà si trovano alla base di questo lavoro, in cui spicca una Madonna a dir poco emozionante che merita di essere vista di persona.
Nell’agosto del 2002, insieme a Praga, fu tra le città europee più colpite dall’alluvione; immediatamente il ricordo andò a quella che nel 1966 devastò la nostra Firenze. Un po’ come allora, anche nel 2002 tanti giovani si mobilitarono per andare ad aiutare la città e salvare le opere d’arte.
Tanti festival di musica e una speciale gita in battello
Ma Dresda è anche città della musica e non ha niente da invidiare a Salisburgo, Bonn e Vienna. Il suo fiume, l’Elba, diversante dal nostrano Arno, può essere navigato. Non solo potrete ammirare la città dai battelli, ma potrete andare anche alla scoperta degli antichi borghi e delle residenze reali che si trovano fuori dalla città.
Perché non è più Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO
Fino al 2009 la Valle dell’Elba, che comprende anche la Firenze tedesca, faceva parte dei siti dichiarati Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Titolo toltogli dopo la decisione di costruire il ponte Waldschlösschenbrücke a pochi chilometri dal centro della città. Un ponte moderno, voluto per ovviare i problemi di congestione del traffico che si verificavano sui tre già esistenti all’interno della città.
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