Difficilmente non avete mai sentito – se non visto direttamente – la grotta Zinzulusa in Puglia: si trova a Castro, in provincia di Lecce ed è semplicemente tra le 10 grotte più importanti al mondo.
Tra stalattiti, stalagmiti, laghetti nascosti, insenature misteriose e caverne altissime, la grotta in questione è un posto magico, il cui nome è in effetti legato ad una antichissima leggenda che vede protagonista una fatina, una bambina e un padre malvagio.
Perché si chiama grotta Zinzulusa?
In dialetto salentino, gli zinzuli sono gli stracci, dunque potremmo chiamarla grotta ‘Stracciona’ perché il crudele Barone di Castro, signorotto che possedeva le terre intorno alla grande spelonca, preferiva accumulare ricchezze piuttosto che spendere un po’ del suo denaro per vestire la figlia in modo adeguato.
L’uovo aveva lasciato morire la moglie per cattiveria mentre la bambina cresceva abbandonata a se stessa fino a che una fatina buona si presentò alla giovane con un dono. Le offrì un abito bellissimo e scaraventò i suoi stracci (zinzuli, per l’appunto), sulle pareti della grotta che si pietrificarono all’istante dandole la particolarissima forma che tutti conosciamo.
Al di là della leggenda, a scoprire per primo la grotta Zinzulusa fu il vescovo locale Antonio Francesco del Duca nel 1793, tuttavia soltanto negli anni ’50 venne esplorato e studiato il paradiso carsico che si cela all’interno di essa.
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