La cucina coreana sta diventando sempre più popolare, ma come imparare a conoscerla? Ecco cosa fare a Seoul.

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Sta diventando sempre più popolare nel mondo la cucina coreana (o K-food), complice la curiosità dei consumatori (in seguito all’Hallyu) e l’innegabile fascino del ricco patrimonio culinario della Corea. Se in Italia si moltiplicano dunque i ristoranti che propongono piatti tipici della Corea del Sud, è tra le strade vivaci di Seoul che è possibile ammirare un’esplosione di sapori e aromi, con bancarelle di cibo di strada che vendono di tutto, dai fritti croccanti agli gnocchi di riso piccanti.

Sperimentare il K-food in Corea del Sud

Per gli appassionati di gastronomia e per coloro che desiderano approfondire la conoscenza della cultura coreana, un’esperienza imperdibile è quella di partecipare a un programma esperienziale di cucina. In diverse location del Paese, sono disponibili molteplici opzioni adatte a coreani e stranieri, che permettono di immergersi nella cultura del K-food e cimentarsi nella preparazione di alcune delle specialità più amate.

Il Museo Kimchikan, il regno del Kimchi

Inaugurato nel 1986 a Seoul, il Museo Kimchikan è interamente dedicato al Kimchi. Il Kimjang, la tradizione coreana di preparazione e condivisione del Kimchi, è stato iscritto dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2013 e nominato dalla CNN come uno degli 11 migliori musei del cibo al mondo.

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Oltre a imparare la storia e la cultura del Kimchi in prima persona, il Museo Kimchikan offre programmi esperienziali che consentono di prepararlo autonomamente. Sviluppato su tre piani, dal quarto al sesto, al quarto piano si trova l’Information Desk, dove è possibile acquistare il biglietto per entrare nel Kimchi Madang, la sezione dedicata alla storia del Kimchi, dall’iniziale fase di fermentazione alla riproduzione di una cucina tradizionale coreana.

Al sesto piano, la Sala dedicata al Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO del Museo Kimchikan ospita l’Archivio Kimchi e il Kimjang Maru. Qui i visitatori possono partecipare a lezioni di cucina a tema. Il Museo propone inoltre programmi specifici per gli stranieri che desiderano imparare a preparare il Kimchi. I programmi Kimchi! Basic e Kimchi! Master sono disponibili dal mercoledì al venerdì di ogni settimana. Per partecipare, è necessario contattare preventivamente il Museo Kimchikan, poiché i corsi si svolgono solo al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

Korean Temple Food Center

Caratterizzato da sapori freschi e leggeri ottenuti grazie a ingredienti naturali come alghe, funghi e semi di perilla, il cibo templare coreano non è solo delizioso, ma anche rispettoso della filosofia buddista. Nei templi, infatti, vige la consuetudine di non sprecare neanche un chicco di riso, testimonianza di profondo rispetto per il cibo come fonte di nutrimento e simbolo di vita. A base di erbe spontanee dalle proprietà curative, il cibo templare coreano sta conquistando sempre più appassionati. La sua importanza è tale che è entrato a far parte del curriculum del prestigioso Le Cordon Bleu di Parigi nel percorso di Diploma in Plant-Based Culinary Arts.

Questo centro culturale offre diverse attività per avvicinarsi al cibo templare: lezioni, laboratori di cucina come il K-Temple Food ogni sabato organizzato per stranieri, mostre dedicate al tempio e alla sua cucina. Inoltre, è possibile rilassarsi nella sala dedicata, sorseggiare un tè coreano e sperimentare una semplice cerimonia del tè ispirata ai monaci buddisti.

Provare il K-food ai Festival gastronomici

La Corea del Sud ospita infine numerosi festival gastronomici durante tutto l’anno, che celebrano la ricca tradizione culinaria del paese. Questi festival offrono l’opportunità di assaggiare una varietà di piatti regionali, partecipare a dimostrazioni di cucina e godersi spettacoli culturali. Tra i festival più popolari troviamo il Daegu Chimac Festival, una fusione di chicken (pollo) e maekju (birra), e il Gwangju Kimchi Festival, dedicato al rinomato Kimchi, il tradizionale e popolare contorno coreano.

Foto: Shutterstock