Tutti conoscono la favola della Bella e la Bestia, così come è stata scritta da diversi autori e poi ripresa dalla Disney, nel 1991, e trasformata in un classico immortale: un principe bello ma crudele ed egoista trasformato in Bestia da una strega, una fanciulla innocente costretta a stare insieme a lui che alla fine si innamora della sua vera essenza, riuscendo a superare il repellente aspetto fisico.
Non tutti però sanno che la favola è tratta da una storia vera e che la Bestia, la sua Bella e la loro famiglia ha vissuto per anni indisturbata sul lago di Bolsena, nell’alto Lazio, dopo le tante vicissitudini che li avevano portati a girare il mondo.
La Bestia si chiamava Pedro Gonzales ed aveva avuto la sventura, o forse la fortuna, di nascere affetto da una malattia rara e a quel tempo sconosciuta, la ipertricosi: il suo volto era quindi ricoperto completamente da lunghi peli, così come tutto il suo corpo. Avere questa malattia significava essere trattato alla stregua di un animale o di un selvaggio: per questo Pedro era stato catturato nelle native Canarie e portato in dono, in gabbia, a Enrico II di Francia per il suo matrimonio con Caterina De Medici.
Enrico e Caterina, non si sa se per bontà o per sfoggiare la loro virtù, decisero di elevare Pedro dal suo stato di “selvaggio” e di farne un uomo istruito: lo fecero studiare, gli insegnarono le buone maniere e lo trasformarono in un cortigiano. Caterina decise di trovargli una moglie, con lo scopo di creare una dinastia di uomini barbuti al servizio della corte di Francia: lo destinò quindi ad una delle sue dame di compagnia, si dice la più bella, la quale a quanto pare la prima volta che vide Pedro svenne dalla paura.
Nella mente di Caterina, che la storia ci ha tramandato come crudele ed egoista, c’era la morbosa curiosità di capire cosa sarebbe venuto fuori da questa “mostruosa” unione: a sorpresa ne venne fuori una famiglia felice, con 4 figli di cui solo 2 ereditarono la malattia del padre.
Pedro e Catherine, così si chiamava sua moglie, finirono in Italia dopo la morte di Caterina de Medici e la rovina dei Valois: soggiornarono alla corte di Parma e si stabilirono poi definitivamente a Capodimonte, sul lago di Bolsena, dove Pedro morì nel 1618, all’età di 81 anni.
I particolari della vita della “Bestia” si trovano nell’Archivio Vaticano e negli Archivi di Stato di Roma e Napoli e su questa incredibile storia è stato scritto anche un libro.
A Bolsena, Pedro e la sua famiglia vissero nella Rocca Farnese di Capodimonte, un imponente palazzo fortezza a pianta ottagonale che ancora oggi domina il borgo ma che, essendo proprietà privata, raramente viene aperta ai visitatori.