Da Boccaccio 25 a Crash, da Sospesi a Fluire l’infinito passando per Art Crimes e Seconda Madre, gli appuntamenti di primavera con 6 mostre di arte e fotografia

loading

La primavera in Italia si accende di arte e fotografia con una serie di mostre imperdibili, che trasformano le città in veri e propri musei a cielo aperto. Dalle atmosfere surreali di Milano alle evocazioni rinascimentali di Certaldo, passando per le installazioni monumentali di Caserta e le suggestioni fotografiche della Versilia, ogni tappa diventa un’occasione per immergersi in universi visivi unici e affascinanti. Preparatevi a un viaggio tra passato e presente, tra identità, memoria e sogno.

Certaldo: il Decameron tra arte e resistenza

Nel cuore della Toscana, il borgo medievale di Certaldo celebra i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio con “Boccaccio 25“, una mostra inaugurata il 1° marzo e aperta al pubblico fino al 18 maggio, curata da Davide Sarchioni che rivisita il Decameron attraverso le opere di Thomas Lange e Mutsuo Hirano. Fino al 18 maggio, le sale di Palazzo Pretorio accolgono un dialogo tra pittura e scultura, dove la tradizione si mescola all’innovazione, evocando figure e tematiche contemporanee. Dai naufragi di Lampedusa alla cultura queer, il percorso espositivo diventa un viaggio tra libertà, memoria e identità, in un intreccio di emozioni e colori.

Mostre di primavera, Caserta: una Venere monumentale per la parità di genere

Il 20 marzo la Reggia di Caserta ospita “Crash”, un’installazione collettiva curata da Giuseppe Loffredo con ICONIC Art System. Una Venere alta quattro metri, simbolo di emancipazione e inclusione, domina la Sala Romanelli. La scultura, realizzata da Angelo Accardi, Luca Bellandi e Daniele Fortuna con materiali innovativi e colori vibranti, rende omaggio alle lotte per la parità di genere, intrecciando arte, moda e impegno sociale. Un’opera che non si limita a essere osservata, ma che interroga e provoca, portando il visitatore a riflettere sul ruolo della donna nella storia e nell’arte.

Sospesi tra cielo e terra: l’italianità di Jacopo Di Cera

Dal 20 al 23 marzo, dopo il successo della tappa romana, “Sospesi” di Jacopo Di Cera e Massimo Vitali e la curatela di Serena Tabacchi – con un originale confronto tra stili fotografici, narrativi, ma anche tra generazioni e visioni sociali – è presente al MIA Photo Fair di Milano, portando con sé un format che trasforma la fotografia in un racconto itinerante dell’italianità. Attraverso immagini di grande formato, ma anche video loop e installazioni audiovisive – “Sospesi” fa incontrare gli sguardi di due fotografi e autori contemporanei in grado di esplorare l’identità collettiva attraverso il mezzo fotografico, oscillando tra riflessione e critica sociale.

Roma: il bianco e nero di Rainaldi e il mistero della maternità tra le mostre più attese in primavera

Alla Nuova Pesa di Roma, dal 26 marzo al 23 maggio, Oliviero Rainaldi presenta “Seconda Madre“, una raccolta di dodici dipinti in bianco e nero dedicati al tema dell’origine e della maternità. Tra fasce di luce e panneggi che avvolgono le figure, l’artista esplora il confine tra sogno e realtà, tra memoria e simbolo. Un viaggio intimo e profondo, che trasforma la pittura in un rito, restituendo al pubblico un’esperienza visiva sospesa tra tradizione e sperimentazione.

Milano: il Pop Surrealismo di Accardi alla conquista dell’Ambrosiana

Dal 3 al 28 aprile, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano diventa il palcoscenico di “Art Crimes”, la nuova mostra di Angelo Accardi, curata da Nino Florenzano. Ispirata alla Scuola di Atene di Raffaello, l’esposizione trasforma il capolavoro rinascimentale in un pantheon contemporaneo, dove artisti come Dalì, Warhol e Cattelan dialogano con i grandi del passato. Tra citazioni e provocazioni, Accardi indaga il concetto di furto intellettuale nell’arte, proponendo un viaggio surreale tra ispirazione, omaggio e reinvenzione.

Leggi anche: — ACCARDI CONQUISTA MIAMI TRA STRUZZI E SIMBOLI POP

Forte dei Marmi: il fluire del tempo tra mare e fotografia

Infine segnaliamo dal 19 aprile al 25 maggio, il Fortino Leopoldo I di Forte dei Marmi ospita “Fluire l’infinito“, un percorso fotografico di Veronica Gaido e la curatela di Beatrice Audrito che esplora la relazione tra acqua, movimento, trasformazione e corpo umano. Le immagini, rarefatte e suggestive, catturano il divenire incessante della vita, tra lunghe esposizioni e giochi di luce. Un viaggio visivo che restituisce allo spettatore un’esperienza immersiva e poetica, capace di dissolvere i confini tra spazio e tempo.

Foto via Ufficio Stampa