Da quando Airbnb è entrato nella nostra vita, le cose per chi viaggia e chi ha una casa con stanze libere sono cambiate in meglio, ma adesso a New York è entrata in vigore la Local Law 18 che pone un enorme freno agli affitti brevi.
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Se prima non c’era bisogno di rispettare alcun requisito, se non di buon senso tra affittante e affittuario, ora il proprietario che ha intenzione di affittare per pochi giorni la propria abitazione dovrà prima registrarsi in comune presso il Mayor’s Office of Special Enforcement, attendere l’autorizzazione e poi dovrà essere fisicamente presente nella casa per tutta la durata del soggiorno.
New York, Airbnb rischia di sparire? La legge anti-affitti brevi
Gli ospiti consentiti per ogni abitazione affittata a New York tramite Airbnb, ma anche attraverso altre piattaforme simili come Vrbo o Booking, saranno soltanto due e in caso di inadempienza, gli host rischiano multe fino a 5mila dollari, mentre le piattaforme che danno l’ok a transazioni per affitti illegali potrebbero incappare in sanzioni di 1.500 dollari.
Airbnb è sul piede di guerra, mentre Forbes ipotizza che su una stima di quasi 40 mila annunci, circa il 70% delle attuali abitazioni verranno tolte dal mercato degli affitti brevi nella Grande Mela. Al momento tutto ciò si traduce in un possibile mancato fatturato annuale di 85 milioni netti di dollari…
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La situazione è piuttosto delicata, ma la questione è molto dibattuta: se in Italia è ancora tutto in sospeso, Parigi ha imposto un limite di 120 notti l’anno per i proprietari di immobili, Amsterdam solo 30, San Francisco 90 e Dallas ha escluso la possibilità di affitti brevi in alcuni quartieri a causa degli schiamazzi.
Foto: Kikapress