Con le Olimpiadi invernali 2022 abbiamo imparato a chiamare Pechino, Beijing. Ma per quale motivo la capitale della Cina ha questo doppio nome?
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Il nome della città è Beijing che significa ‘capitale del nord’. Il nome che siamo soliti usare, ovvero Pechino, deriva dalla romanizzazione del sistema postale cinese entrato in vigore a partire dalla dinastia Qing. La storia di questa città è antichissima e il suo toponimo non è sempre stato lo stesso.
I diversi nomi di Beijing
In origine il suo nome era Ji o Ki (VIII secolo a.C.). Dal 1279 al 1368, durante la dinastia Yuan, questa città era nota come Khanbaliq, ovvero città del Khan; ecco perché Marco Polo la chiama Cambalu. Il nome Beijing arriva per la prima volta nel XV secolo, con l’imperatore Yongle. Fu il potente sovrano della dinastia Ming, a trasferire la capitale che allora era Nankin a Beiping.
Nel 1928 cambia ancora una volta il suo nome: la capitale della Repubblica Cinese diviene Nanchino, e Beijing torna ad essere Pep’ing ovvero ‘pace settentrionale’ (p’ing = pace, pe= del Nord). Nel 1949 con il Partito Comunista Cinese, la capitale tornò al nord e il nome della città venne cambiato nuovamente tornando ad essere Pechino. Tuttavia, il governo della Repubblica di Cina a Taiwan, per molto tempo non ha riconosciuto in modo formale questo cambio e fino agli sessanta del novecento, ha continuato a chiamare la città Beiping.
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