Alla scoperta della Valle d’Itria in Puglia, merita una visita Cisternino, ecco perché si chiama il borgo che dondola
Tra le tante tappe da fare in Puglia, annoveriamo sicuramente la Valle d’Itria, a sud dell’altopiano delle Murge: Martina Franca, Locorotondo e Cisternino sono le tre perle che, con i loro trulli, incarnano lo spirito tipico di questi luoghi.
Cisternino, perché è il borgo che dondola
Cisternino in particolare è un concentrato di storia, arte e gastronomia che lo rende uno dei borghi più belli d’Italia: oltre a questo titolo, ne vanta altri come Città per la pace, Bandiera verde, Bandiera arancione per Touring Club Italiano o Città slow.
Il borgo che dondola ospita in questi mesi estivi un festival ricco di appuntamenti per festeggiare la ritrovata libertà dopo un anno e mezzo di incertezza: diverse le altalene istallate nel centro storico per far ritrovare a turisti e cittadini il bambino che è in loro e allo stesso tempo mirare ad un po’ di sana spensieratezza.
Puglia: cosa vedere e mangiare nella valle d’Itria
Dal Belvedere alla Torre dell’Orologio, le viuzze che spargono un invitante profumino di carne cotta alla griglia vi condurranno fino alla Chiesa Madre intitolata a San Nicola: entrate dentro per ammirare un vero e proprio gioiello artistico risalente al 1517 come la Madonna con Bambino scolpita in pietra da Stefano Putignano.
Chi fosse più interessato ad approfondire i tesori enogastronomici di Cisternino sappia che tra le specialità di queste zone troviamo gli gnumeredd, ovvero degli spiedini fatti con le interiora dell’agnello, le tipiche bombette, le friselle e un olio che parla da solo.
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