Non è tra le spiagge più conosciute della Sicilia, ma Maddalusa si difende piuttosto bene: si trova sul litorale agrigentino e figura tra i punti più suggestivi di accesso al mare della Trinacria tanto da ispirare anche la penna di Andrea Camilleri.
Il compianto scrittore ha ambientato a Vigata – cioè Licata – le vicende del suo personaggio più famoso, Il Commissario Montalbano, contribuendo a far conoscere al grande pubblico il dialetto e i luoghi meno popolari e più veraci della sua isola.
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La spiaggia di Maddalusa si estende per 4 km verso est fino alla foce del fiume Naro e verso ovest arriva a lambire la località di Caos, dove Pirandello aveva dimora.
Maddalusa, la spiaggia che ha ispirato Pirandello e Camilleri
La sabbia è dorata e il mare limpido, qualche scoglio emerge di tanto in tanto ad arricchire il paesaggio siciliano che ispira calma e serenità.
Il nome Maddalusa è legato ad un quartiere agrigentino sulla parte sinistra del fiume San Leone e in alcuni documenti del XVI secolo si chiama ‘Mendolosa’, probabilmente in riferimento alla grande presenza di mandorli a ridosso delle dune sabbiose della costa siciliana.
Maddalusa, Mendolosa o se rispettiamo il toponimo ‘Montelusa’, era in antichità la contrada che ospitava la più arcaica necropoli akragantina e Camilleri ha chiamato in questo modo uno dei luoghi presente nei romanzi di Montalbano. In particolare a Montelusa si trova il commissariato dove lavorano Salvo, Catarella, Augello e Fazio.
“Agrigento sarebbe la Montelusa dei miei romanzi – spiegò una volta lo scrittore – però Montelusa non è un’invenzione mia ma di Pirandello, che ha usato questo nome molte volte nelle sue novelle: l’Agrigento di oggi la chiamava Girgenti e anche Montelusa, e io gli ho rubato il nome, tanto non può protestare”.
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