Il Cammino dei Tre Villaggi in Tuscia tra natura, storia e archeologia etrusca

C’è un nuovo modo per esplorare l’entroterra della Tuscia ed è con un trekking che attraversa e tocca tre comuni: Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano e Blera. Il nome del percorso – non a caso – è il Cammino dei Tre Villaggi. Un trekking lungo appena 20 km che si è già guadagnato il titolo di Cammino più piccolo d’Italia, dato che può essere percorso in appena un giorno. Si tratta di un cammino ad anello che parte da Villa San Giovanni in Tuscia, paese in cui si trova anche la sede di Stay Freedom, l’Associazione che ha ideato e fortemente voluto il Cammino dei Tre Villaggi.

Su La guida più piccola d’Italia del cammino più piccolo d’Italia (si può acquistare nella sede dell’Associazione al costo di 10 euro), Damiano e Pasquale di Stay Freedom raccontano proprio che «camminando un giorno con zì Paolo ci siamo detti: Pensa quanto sarebbe bello unire in un unico percorso questi paesi…. E niente, il Cammino dei Tre Villaggi nasce proprio così. Da un’idea in movimento. Dal bello, dalla curiosità di scoprire e ritrovare antichi sentieri e tradizioni datate. Dal semplice piacere di camminare». Inizialmente pensato come un unico evento annuale, ora il Cammino è un percorso open, aperto a tutti in ogni periodo dell’anno. Un circuito giovanissimo, istituzionalizzato appena due anni fa, che vi darà modo – raccogliendo gli appositi timbri – di ottenere anche l’attestato di Viandante Etrusco.

La storia e l’archeologia etrusca sono infatti la linfa del Cammino dei Tre Villaggi, insieme alla natura rigogliosa (e in parte boschiva) di aree poco battute dall’uomo. La prima tappa vi porta da Villa San Giovanni in Tuscia a Barbarano Romano attraverso strade di campagna e, soprattutto, attraverso il sentiero 103 del CAI che attraversa il Parco Marturanum.

Cammino dei Tre Villaggi: la prima tappa da Villa San Giovanni in Tuscia a Barbarano Romano

Ma andiamo con ordine: l’Associazione Stay Freedom, tanto per iniziare, vi accoglierà all’interno dell’Erbario di Villa San Giovanni in Tuscia. È una mostra permanente all’interno del palazzo del Comune che elenca le piante spontanee che crescono in Tuscia. In totale, nella stanza si contano circa 300 piante raccolte da Lucia Menicocci e poi sapientemente essiccate. È un’ottima introduzione al Cammino: mentre ammirate l’erbario, vi sarà infatti fornita la mappa e data qualche indicazione sul percorso. Ora siete pronti a partire.

Il tempo a disposizione non è tantissimo, ma è bene sottolineare che già Villa San Giovanni in Tuscia merita una visita: il piccolo borgo di appena 1200 abitanti sorge a 329 metri sul livello del mare e il suo centro storico giace sui resti di una villa romana costruita tra il III e IV secolo d.C. Da qui avete davanti 9.4 km (dislivello 256 m) per arrivare all’inizio della seconda tappa. Parte di questi 9.4 km, come già detto, sono all’interno del Parco Marturanum. Il Parco di 1240 ettari è stato istituito nel 1984 ed è ricco di forre e resti archeologici.

Un invito alla lentezza e alla scoperta

Lo premettiamo subito: il Cammino dei Tre Villaggi è un invito alla lentezza e alla scoperta, prevede in sé soste e smarrimenti a discrezione del pellegrino, che è libero di allungare la propria passeggiata per perdersi tra la natura e le tombe. Sì, perché attraverserete il Parco Marturanum ammirando tombe etrusche (a portico o a palazzina), come la Tomba Cima, risalente alla seconda metà del VII secolo a.C. I ragazzi di Stay Freedom vi consiglieranno di attenervi al Sentiero 103, ma nulla vi vieta di allungare la visita ed esplorare questo Parco magico, ricco di storia e di atmosfere. Capirete di esservi liberati dal suo intenso fascino appena arriverete al Fontanile Pisciarello. Qui il tempo sembra essersi fermato, una ricca vegetazione ricopre tutto – persino un tavolo in legno e lanterne senza luce – a memoria delle epoche in cui gli abitanti di Barbarano Romano percorrevano queste strade per abbeverare il bestiame.

La seconda tappa da Barbarano Romano a Blera

Si torna alla civiltà pochi metri dopo: siete a Barbarano Romano e anche qui una sosta è d’obbligo. Il piccolo comune è un classico esempio di borgo medievale a spina di pesce e la Porta Romana – circondata dalla cinta muraria – vi accoglierà a braccia aperte. Si parte per la seconda tappa: 5,8 km (dislivello 41 m) fino a Blera. È la tappa più complicata, tutta all’interno della forra creata dal fiume Biedano, ma l’atmosfera è di quelle che non si dimenticano. Distese di ciclamini selvatici, mole, laghetti e cascate: l’impronta dell’uomo risale a più di 2500 anni fa (è da tanto che si regge in piedi il Ponte del Diavolo) e sembra poi essere svanita lasciando la natura libera di prendersi tutto, anche la segnaletica.

Risalendo verso Blera, il Cammino dei Tre Villaggi prevede un piccolo giro nel Giardino della Rupe, progettato dall’olandese Signor Jos. Si chiama Ecco Fatto ed è aperto a chiunque lo voglia visitare.

L’ultima tappa del Cammino dei Tre Villaggi: il rientro a Villa San Giovanni in Tuscia

Ora manca l’ultima tappa, quella defaticante e di rientro a Villa San Giovanni in Tuscia. Il cammino vi offre tuttavia una variante: allungare la terza tappa (di circa 3 km) per un percorso panoramico ma faticosissimo. Se siete già provati, la variante è sentitamente sconsigliata: conviene rimandarla a un altro giorno, per godersi tutto il Cammino dall’alto senza spasmi. La via principale è invece tranquilla, si percorre chiacchierando e ricordando tutto ciò che si è visto.

E non è poco: in appena tre Comuni del viterbese (in totale poco più di 5000 abitanti) esiste un tale tripudio di natura, storia e archeologia che quasi dispiace ammirarlo in appena un giorno. Tornare però si può, ripercorrendo le stesse strade, allungandole, fermandosi in questa terra abitata da millenni. Chi completa il Cammino non è in fondo il primo dei viandanti etruschi di queste terre. Ed è bello sapere che non sarà neanche l’ultimo.