In occasione dell’arrivo nelle sale di ‘Bob Marley: One Love’, andiamo alla scoperta della Giamaica tra bellezze naturali e tradizioni musicali.
Sbarcato nelle sale il 22 febbraio, Bob Marley: One Love è la pellicola dedicata al leggendario musicista reggae che ha saputo lasciare una traccia inconfondibile nel panorama globale. Per la regia i Reinaldo Marcus Green, il lungometraggio è un’autentica celebrazione della vita e della musica di Marley che ancora oggi ispirano intere generazioni con un messaggio di amore e unità.
Grazia alla collaborazione con la famiglia Marley, il film regala per la prima volta uno sguardo intimo sulla complessa personalità del giamaicano e sui momenti più significativi della sua vita. Un viaggio emozionante lungo le tappe di una carriera unica che prende vita anche attraverso i luoghi reali dell’isola, tra bellezze naturali e cultura locale.
Per l’occasione, ripercorriamo quattro luoghi iconici della Giamaica e della vita di Bob Marley per immergersi a pieno nelle atmosfere reggae.
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Dalle spiagge di Montego Bay ai tramonti di Negril
Si parte dal Sangster International Airport (SIA) di Montego Bay dove è possibile mangiare nel primo ristorante al mondo con il marchio del cantautore, Bob Marley – One Love. Si passa, poi, alle spiagge di Montego Bay, dalla vivace vita notturna con i ritmi caraibici del Margaritaville, sede ogni luglio del Reggae Sumfest. La tappa successiva è Negril, conosciuta come la ‘perla dei Caraibi’. Qui, è possibile ascoltare la migliore musica dal vivo al Rick’s Cafè, rigorosamente all’aperitivo per godersi il meraviglioso tramonto che offre ogni sera.
Nine Miles: il villaggio natale di Bob Marley e la sua casa
Il viaggio prosegue a Nine Mile, pittoresco villaggio incastonato tra le colline di St.Ann, dove il Re del Reggae è nato il 6 febbraio 1945. Tra sentieri verdi e lussureggianti, i viaggiatori potranno esplorare la casa natale di Bob Marley, un modesto rifugio che conserva intatta l’atmosfera degli Anni ‘40. Il tour raggiunge il Mausoleo dove riposa ancora oggi il suo corpo: una suggestiva chiesetta colorata in stile ortodosso etiope.
La visita al Mausoleo, rigorosamente a piedi nudi in quanto considerato luogo sacro, è un’esperienza spirituale e sensoriale che fa percepire tutta l’energia del luogo. Una galleria dei cimeli dell’artista che, insieme ai musicisti che suonano banjo e percussioni all’esterno, danno vita a un’atmosfera avvolgente al suono del reggae.
Kingston: Hope Road, Trenchtown e il Culture Yard
Il viaggio prosegue verso la capitale Kingston, dove la casa al 56 di Hope Road è diventata un museo-santuario che celebra l’eredità di Bob Marley. Le stanze sono un diario visivo della sua straordinaria carriera, dalla camicia preferita alla chitarra fino ai ritagli di giornale dei tour epici. Il quartiere di Trenchtown a Kingston, luogo di ispirazione per No Woman, No Cry, inoltre, ospita il Culture Yard, una esposizione di memorabilia reggae e rasta, offrendo un’immersione completa nella vita e nella musica di Bob Marley.
Reggae Month e Reggae Sumfest: celebrazioni culturali imperdibili
Gli amanti della musica e del folklore rimarranno affascinati dalle celebrazioni del Reggae Month, un momento dell’anno in cui l’intera Giamaica vibra al suono del reggae. Concerti, festival e eventi culturali dedicati a questo genere musicale permeano l’isola, offrendo ai visitatori un’esperienza unica di immersione nelle tradizioni giamaicane. Il Reggae Sumfest dal 14 al 20 luglio, è un altro festival musicale immancabile sull’isola: una festa di colori, suoni ed energia positiva che si diffonde dall’alba al tramonto, rendendo ogni giornata un inno alla ‘felicità’, con balli e canti sulla spiaggia, avvolti dai ritmi della musica più bella del mondo.
Foto da Ufficio Stampa