68 anni di Peter Gabriel.
Il noto polistrumentista britannico il 13 febbraio spegne le candeline e l’occasione è ghiotta per ripercorrere le tappe più importanti della sua carriera, contraddistinta indubbiamente dal successo raggiunto prima nel gruppo rock progressive Genesis e in seguito da solista.
Il collettivo dei Genesis nasce proprio insieme a Gabriel nel 1967: la fama, soprattutto in Gran Bretagna, arriverà però solo in seguito, grazie soprattutto alla presenza scenica della band. Proprio Gabriel diventa noto per i suoi costumi improbabili e caratteristici (tipo The Flower e Magog), ma sarà proprio la sua popolarità, alla fine, a portarlo fuori dal collettivo, convinto che l’attenzione fosse troppo concentrata su di sé e poco sulla musica e sull’intento del gruppo.
La carriera da solista è caratterizzata, non a caso, dal deciso rifiuto di Gabriel di non eseguire alcun brano della band, eccezion fatta per i primi due tour, in cui eseguiva nel bis saltuariamente alcune hit. A discapito delle sue stranezze, il successo commerciale di Gabriel è innegabile e si allarga anche al mondo del cinema, tra colonne sonore e camei. Di artisti come Peter, del resto, c’è sempre bisogno: son pieni di piccole grandi follie e regalano brani iconici, destinati a segnare la storia della musica.