78 anni di Mina, ma con Maeba mai nessuna artista è sembrata così senza età
Si vede sempre meno, ma la voce la fa sentire eccome. Anzi, mai come in questo periodo.
Il 25 marzo Mina – pseudonimo di Mina Anna Mazzini – spegnerà 78 candeline e va detto che sarà un compleanno speciale. Il 23 marzo esce infatti Maeba, il nuovo album dell’artista, che arriva due anni dopo Le migliori, lavoro realizzato con Adriano Celentano, e quattro anni dopo Selfie.
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Il titolo – lo diciamo subito – non ha significato, o meglio non è stato “spiegato”: Mina non fa spiegoni e lascia all’ascoltatore il compito di dare definizioni o elaborare concetti. Maeba, ad esempio, raccoglie influenze variegatissime, che possono a ragione essere raccolte sotto l’etichetta della sperimentazione.
La vera ‘chicca’ dell’album è tuttavia ‘A Minestrina, un duetto con Paolo Conte che racconta la storia d’amore tra due persone avanti con l’età: la canzone è rigorosamente in napoletano e l’incontro tra i due artisti è, a dir poco, magico. Mina si conferma dunque un’artista senza tempo e senza età, complice anche questa sua convinzione a non voler apparire: la negazione dell’immagine in un’epoca che ormai sfrutta l’immagine stessa fino al paradosso, usandola spesso come strumento per dire altro, per introdurre il Cavallo di Troia. Alla soglia dei 78 anni, Mina sceglie invece ancora una volta la voce e la musica per parlare. E si fa ascoltare, al di là dei rumori di fondo e del caos mediatico.