Andrea Bocelli, con i figli Matteo e Virginia, ha regalato a Milano una speciale esibizione in Piazza Duomo per presentare l’album natalizio ‘A Family Christmas’.
In apertura alla Milano Music Week 2022, Andrea, Matteo e Virginia Bocelli hanno presentato il loro album natalizio ‘A Family Christmas’, disponibile da venerdì 25 novembre nell’edizione speciale per l’Italia. Due le bonus track pensate per il Belpaese, Cantique de Noël e una seconda versione di Buon Natale sempre con la produzione del compositore e candidato ai Grammy® e agli Oscar® Stephan Moccio. Non solo, per accompagnare la città nel clima festivo, i tre artisti si sono esibiti nella suggestiva cornice di Piazza Duomo eseguendo in anteprima alcuni brani dalla terrazza Mondadori.
“L’idea di un disco di Natale è nata dalla case discografiche mia e di Matteo, in un momento anche un po’ complicato”, spiega babbo Andrea a proposito del progetto. “Io stavo in giro per concerti mentre Matteo stava lavorando a quello che sarà il suo primo album. Quindi ci abbiamo pensato un po’, a dire la verità, perché il tempo era veramente poco e bisognava cominciare dal fare una ricerca per il repertorio. Fortunatamente siamo stati molto aiutati dal produttore Stephen Moccio, pianista di Celine Dion, che ha fatto veramente un grande lavoro”.
“Alla fine ho pensato che un album di Natale fosse qualcosa di importante e di bello, soprattutto per il messaggio che questo disco reca”, prosegue Bocelli. “E cioè il valore della famiglia, la bellezza di stare insieme, di fare le cose insieme, di lavorare insieme”.
“In generale il mio è un lavoro fantastico perché poter regalare emozioni è un grande privilegio e in più questa volta posso farlo con i miei figli”, aggiunge il tenore. “La mia vita è stata un po’ caratterizzata da tristi distacchi: a sei anni ho lasciato la famiglia per il collegio, dove sono rimasto per ei anni, poi è cominciata la carriera e di nuovo siamo ripartiti da zero. Bisognava lasciare casa, i figli, la famiglia, gli amici per andare in giro per il mondo e questa cosa non la vivevo molto bene. In questo caso fortunatamente, adesso, partiamo insieme ed è tutta un’altra cosa”.
Il Natale cantato dai Bocelli
Come è nata la tracklist di ‘A Family Christmas’ e come sono state scelte le tracce in italiano? “Buon Natale l’ho voluta io personalmente”, spiega Andrea Bocelli. “È un caro ricordo d’infanzia che ho voluto ripresentare con una veste più moderna. L’altro, Il Giorno Più Speciale, è u inedito molto carino scritto Cheope, Federica Abbate e Katoo. La scelte dei brani, in generale, è legata alla produzione perché richiede una conoscenza del repertorio ampia. La discriminante è stata la bellezza, perché un brano deve piacere prima di tutto a chi lo canta per poi riuscire a emozionare anche chi lo ascolta”
“Dico sempre che il canto è fatto di due cose”, dichiara Andrea Bocelli. “C’è la tecnica, che si può imparare, e poi c’è quello che non si impara, che è l’espressività. E l’espressività non può prescindere mai dall’autenticità. Bisogna essere onesti con noi stessi, cantare con passione quello che si sente veramente, altrimenti diventa un fake, una cosa che non ha senso”.
A proposito, quindi, delle tracce preferite dai figli, Matteo rivela: “Amo molto The Greatest Gift che è il brano che ci ha riunito così come I’ll Be Home For Christmas. Quel giorno sono entrato studio con una vibe particolare e davanti al microfono è successo qualcosa di speciale. Penso di aver dato qualcosa di bello e profondo”. Anche per Virginia le preferenze cadono su The Greatest Gift “perché si canta tutti insieme” a cui aggiunge Away In A Manger.
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E per chi si chiede come sia il Natale a casa Bocelli, il tenore racconta alcune delle tradizioni immancabili così come qualche ricordo di bambino. “Il Natale a casa nostra cerca di essere all’insegna di quello che per cui nasce, ovvero la nascita del salvatore. Quindi ci si alza la mattina e si va a Messa tutti insieme. Una volta usciti da chiesa, possiamo dire che la missione è compiuta e si può pensare al resto. È il momento in cui tutta la famiglia è unita, soprattutto nel caso di una famiglia come la mia che è un po’ sparpagliata per il mondo”.
“Ricordo con commozione un Natale di quando ero bambino”, prosegue Andrea. “Papà aveva lavorato tutto l’inverno per costruire un plastico, un trenino per cui era nata una grande aspettativa che non fu delusa. Fu il simbolo del regalo di Natale per molti anni”.
Immancabile, poi, la musica. “La musica, compreso il repertorio natalizio, cerca sempre di essere bellezza e ci si impegna per quello. Se di musica si fa uso e non abuso può anche essere terapeutica, ma sicuro non cambia il mondo. Il mondo lo cambia l’uomo. Sarà un Natale complicato – riflette quindi babbo Bocelli –mai come quest’anno vorrei che la musica potesse compiere il miracolo di far rifletter sui valori autentici del Natale, che sono quelli del cristianesimo. Se lo consideriamo come filosofia, è sempre più attuale e se seguita potrebbe fare di questa terra un paradiso terrestre. Ma l’uomo continua a non seguirla e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”.
Matteo Bocelli al lavoro sul suo primo album
La strada della musica è ormai ben tracciata anche per Matteo Bocelli, che è al lavoro sul suo primo album solista. “Lavorare con babbo non è lavorare, è puro divertimento perché quando si fa musica è sempre un piacere”, spiega l’artista. “Tutto è nato nel 2018 perché precedentemente a quell’anno cantavo raramente di fronte a lui, mi vergognavo. La casa era sempre piena di tante persone quindi preferivo farlo da mia mamma dove avevo più privacy. Alla fine sono uscito alla scoperta ed è nato quel bellissimo duetto”.
“Credo che Fall On Me abbia avuto dei buoni risultati perché racconta un rapporto padre figlio veramente vero, autentico e forte”, aggiunge Matteo Bocelli. “E nella musica, come dice babbo funziona, l’autenticità, bisogna essere veri e credere in quello che si dice”.
“Lavorare con lui è sempre un piacere”, prosegue, “mi ha regalato tante emozioni. Ho viaggiato per il mondo insieme a lui e sono felice di farlo di nuovo con questo progetto di Natale. Quando diceva che all’inizio ho tentennato un po’ ad accettare questo progetto è stato perché ero partito a lavorare sul mio primo album. Quindi diciamo metterci una pausa per me era un pochino un dispiacere ma questa è una bellissima parentesi e la stiamo vivendo in maniera molto serena. Siamo soddisfatti e speriamo di riuscire a emozionare tante persone, poi da gennaio continueremo a lavorare sul mio album che dovrebbe uscire in estate”.
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Un confronto, quello con il padre, non sempre facile da gestire soprattutto quando si parla di giudizi e di pregiudizi. “Uno degli aspetti più difficili dell’essere figlio d’arte è che le aspettative sono tante, quindi hai meno margine di errore”, osserva Matteo. “È ovvio che nessun artista vuole sbagliare, però forse la naturalezza viene più facile quando non hai troppi occhi puntati addosso. Nel mio caso tutti si aspettano che per forza debba tirar fuori dei capolavori, invece non è così”.
“Il percorso è lungo per tutti, è ripido per tutti e forse per un figlio d’arte può essere facile all’inizio. Automaticamente ho avuto la fortuna di siglare con una grandissima casa discografica e un grandissimo management. Ma poi probabilmente il secondo step è quello più difficile, mentre per un artista come è stato il mio babbo è stato difficilissimo all’inizio. Però, una volta che ottieni la credibilità delle persone, non voglio dire che sia in discesa però sei a buon punto”.
Infine, il giovane artista svela qualcosa sulla direzione musicale che percorrerà nel disco d’esordio. “Sarà un album di inediti pop anche se è difficile dare un riferimento alla propria musica. Ogni artista porta qualcosa di naturalmente proprio. Sono già entusiasta delle canzoni raccolte, circa ottanta ma tornerò a scrivere tra gennaio e febbraio e quindi arriveremo alla fase di selezione”.
Sanremo in vista? “Ho sempre detto che Sanremo è il palco che più mi ha trasmesso emozioni benché lo abbia calcato solo come ospite con mio padre. Se mai ci tornerò sarà solo con una canzone che mi convinca pienamente, e forse questa canzone al momento forse non c’è. Chissà, magari arriverà”.
Foto da Ufficio Stampa MN