Charli XCX, 5 (+1) curiosità sulla versione remix dell’album ‘Brat’

Se in meno di una stagione si è meritato un posto tra i neologismi Treccani 2024, qualcosa dovrà pur dire. Perché quel verde acido che, in men che non si dica, è diventato una tendenza globale con l’uscita di ‘Brat’ ha superato i confini dell’artwork di una copertina. Iconico e riconoscibilissimo, brat riassume una costellazione di aggettivi che cesellano un’attitudine personale, una moda, uno stile in cui riconoscersi o meno. Insomma, o si è brat o non lo si è.

Ma cosa significa? Ormai nel linguaggio comune – almeno per i giovanissimi, noi ci affidiamo alla Treccanibrat è “un modo di porsi ribelle e anticonvenzionale” che non nasconde, però, le proprie fragilità. Da un album, dunque, e da un certo approccio musicale a un’espressione che di fatto è sinonimo di libertà espressiva, di self-empowerment. Lo stesso spirito che ha rivendicato la candidata alla Casa Bianca Kamala Harris usando esattamente la tinta verde di Charli XCX sui propri profili. Un endorsment reciproco: da una parte lo ‘svecchiamento’ politico e la conquista della GenZ, dall’altra l’inserimento nell’olimpo delle popstar.

Cover album da Ufficio Stampa

Ora, Charli XCX rilancia e pubblica la nuova versione dell’album, ‘Brat and it’s completely different but also still brat’, disponibile da venerdì 11 ottobre per Warner Music. Le tracce originarie si vestono di abiti sonori nuovi e potentissimi, complici le collaborazioni, che confermano l’artista britannica icona del pop sperimentale.

5 curiosità su ‘Brat and it’s completely different but also still brat’

Come suggerisce il titolo, questa nuova versione di remix è qualcosa di diverso ma nel più pieno e completo stile brat. Nel senso che Charli XCX non si è fatta mancare nulla, dalle collaborazioni alle sperimentazioni più spinte. Un album da ascoltare, o meglio da ballare sul dancefloor ci cui vi raccontiamo 5 (+1) curiosità.

1 Le collaborazioni stellari
Una delle caratteristiche più interessanti del disco è la quantità di collaborazioni di alto, altissimo livello. Molte delle quali piuttosto inaspettate. Ogni traccia dell’album originale ‘Brat’ ha infatti un remix con artisti di grande fama. Troviamo nomi del calibro di Ariana Grande, The 1975, Jon Hopkins e Caroline Polachek, ma anche stelle del pop come Billie Eilish e Lorde. Collaborazioni che non solo aggiungono nuovi colori sonori alle tracce, ma dimostrano la capacità di Charli di unire mondi musicali diversi.

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2 L’estetica brat continua
Come si diceva brat non è solo un album, ma un vero e proprio fenomeno culturale. Poteva, quindi, mancare il verde lime anche in questa versione del progetto? Ovviamente no e, infatti, quella sfumatura acida inconfondibile che ha invaso i social media campeggia anche sulla cover di ‘Brat and it’s completely different but also still brat’. A ribadire la volontà di Charli XCX di celebrare ancora una volta l’autenticità, l’autoespressione senza filtri e l’imperfezione.

3 I numeri da capogiro e le candidature agli MTV EMAs 2024
L’album remix arriva sulla scia dei numeri impressionanti collezionati dalla versione originale. Con oltre 1,4 miliardi di stream globali, di cui 18 milioni provenienti dall’Italia, ‘Brat’ ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale. In particolare, poi, il singolo Guess con Billie Eilish, che ha preceduto la release, ha raggiunto la vetta delle classifiche britanniche e ha collezionato più di 335 milioni di stream in tutto il mondo. E qualcosa ci dice che Charli XCX intende rincarare la dose con questo nuovo progetto. Intanto, ha già incassato ben cinque nominees agli MTV European Music Awards 2024 (Best Video for 360, Best Collaboration for Guess, Best Pop, Biggest Fans e Best UK & Ireland Act – regional category).

4 Un tour virale: i DJ set pop-up PARTYGIRL
L’annuncio di ‘Brat and it’s completely different but also still brat’ è stato anticipato da una serie di cartelloni pubblicitari BRAT -green sparsi per Los Angeles. Su di essi campeggiavano quelli che si sono poi rivelati i nomi degli artisti presenti nella versione remix. Una strategia che fa seguito al tour virale dei DJ set pop-up PARTYGIRL per il lancio di ‘Brat’. Allora, Charli XCX aveva letteralmente bloccato le strade di diverse città in tutto il mondo, coinvolgendo migliaia di fan con esibizioni improvvisate e sorprendenti. Uno degli eventi più memorabili è stato il DJ set a Brooklyn in collaborazione con Boiler Room, che ha registrato il record di RSVP per l’evento con oltre 40.000 iscritti.

Foto da Ufficio Stampa

5 Charli XCX oltre la musica
Oltre al successo musicale, Charli XCX sta ampliando i suoi orizzonti nel mondo del cinema e della televisione. Dopo aver contribuito alla colonna sonora di Barbie con il brano Speed Drive, l’artista è attualmente impegnata come co-produttrice della colonna sonora del film Mother Mary e nella realizzazione della musica per la serie Overcompensating di Prime Video. Inoltre, la vedremo presto sul grande schermo nei film Faces of Death e I Want Your Sex. Non potrebbe essere più brat di così.

Curiosità +1: l’intervista su Apple Music 1

Charli xcx è stata ospite di Zane Lowe su Apple Music 1 per parlare del successo di BRAT e dell’imminente pubblicazione dell’album remix. In tale occasione, l’artista ha toccato temi diversi, dal percorso verso il successo al rapporto con l’industria discografica fino al rapporto con altri artisti. “Penso che la mia non sia stata affatto una storia di successo improvviso”, ha dichiarato. “Credo di essere preparata, in un certo senso, per ciò che sta accadendo ora, sia per il ritmo delle cose che per il mio livello di interazione con la realtà rispetto alla fantasia. Penso sia più facile per me prendere molte cose con le pinze, dato il tempo che ho passato a fare questo lavoro”.

“Mi ero preparata a pensare che questo album fosse solo per i miei fan, senza sperare di uscire dai confini del mio pubblico… E quindi, quando tante nuove persone hanno iniziato a reagire non solo alla musica, ma anche alla cultura che mi circonda come artista, ho pensato: ‘Wow, è fantastico perché non ho sacrificato nulla di me stessa per piacere a più persone’. Cosa che in passato pensavo di dover fare. Non mi sono mai sentita tradizionalmente abbastanza bella o che stessi dicendo le cose giuste per essere accettata su una scala più ampia nella sfera del pop. Quindi, è stato molto gratificante essere semplicemente me stessa, per quanto possa suonare banale, e vedere che più persone ascoltano la mia musica. Questo è sempre stato il mio obiettivo: fare ciò che voglio, ma far sì che tante persone lo ascoltino. Dall’altro lato, però, è tutto abbastanza travolgente”.

Charli xcx for Zane photographed in NYC_Charli xcx with Zane on September 23, 2024 by Chad Griffith. ©Apple. Unlimited buyout. Photo Lead: Naomi Driessnack. Foto da Ufficio Stampa

Quindi, Charli XCX ha raccontato ad Apple Music il processo creativo per la copertina dell’album Brat e la strategia di marketing. “L’idea originale di fare una copertina testuale è venuta per risparmiare. Pensavo: ‘Questo album non piacerà a molte persone’. Ho pensato di fare un servizio fotografico per la stampa e poi magari risparmiare sulla copertina dell’album, e magari sarebbe stato anche interessante. […] sembrava che fosse incisivo e il tipo di pixelizzazione fa sembrare che sia stato fatto in fretta, che non abbiamo ottenuto il file ad alta risoluzione corretto. E il colore verde, abbiamo davvero affinato quale dovesse essere e volevamo scegliere quello a cui il maggior numero di persone nel nostro gruppo centrale ha reagito in modo più avverso… perché penso che sapessi che avrebbe generato questo tipo di conversazione”.

Quindi, sull’album remix: “è come un nuovo album, vero? Sono d’accordo che sono dischi dance, sono entrambi molto radicati nella cultura del club, Boiler Room. E sì, è da lì che vengo. È un omaggio a quella scena e alle diverse texture di quegli spazi e lavorare con Gesaffelstein o A.G. o George o chiunque esso sia, per me è davvero come un disco dance. È stato divertente nell’album dei remix portare tutte queste persone, alcune delle quali non sono particolarmente collegate al mondo del club quando ci pensi in superficie, ma in realtà, Julian Casablancas, per esempio”.

E in merito alle collaborazioni, aggiunge: “Ciò che è interessante riguardo all’album dei remix è che quando stavo scrivendo il disco originale ero in una posizione molto diversa rispetto a ora, dopo l’uscita di Brat mentre lavoravo all’album dei remix. Quindi la mia prospettiva è cambiata molto. Sto sicuramente scoprendo più che mai che le mie parole vengono analizzate, estrapolate dal contesto. Offendo molte più persone facendo esattamente le stesse cose. Non è nulla di rivoluzionario, ma suppongo che prima nessuno si interessasse troppo a quello che facevo a livello personale quotidiano, e sono rimasta un po’ scioccata. E mi ha dato tanta empatia per gli artisti più grandi che affrontano questa situazione quotidianamente da anni. È difficile. È difficile essere costantemente scrutinati per le cose che hai detto”.

Foto da Ufficio Stampa